La ministra delle Pari Opporunità, Elena Bonetti, è intervenuta alla Camera dei Deputati, durante il Question Time per parlare di congedi parentali e baby sitting in relazione alla chisuura delle scuole in particolare nelle zone rosse dove viene sospesa l’attività in presenza di ogni scuola di ordine e grado.
In sintesi la ministra ha garantito che saranno a disposizione, anche retroattivi, per tutta la durata della sospensione dell’attività in presenza i congedi parentali al 50% . Ha anticipato anche altre misure che riportiamo di seguito.
Bonetti ha risposto alle interrogazioni riguardanti le iniziative a favore dei lavoratori dipendenti pubblici e privati e dei liberi professionisti per la cura dei figli in conseguenza dei provvedimenti di chiusura delle scuole e i bonus per i servizi di baby-sitting e congedi parentali.
Interrogazione di Italia Viva
Iniziative a favore dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato nonché dei liberi professionisti per la cura dei figli in conseguenza dei provvedimenti di chiusura delle scuole adottati in relazione alla situazione sanitaria.
La risposta della ministra
“Ringrazio gli onorevoli interroganti per darmi modo di anticipare, nella sede istituzionale del Parlamento, quanto il Governo intende realizzare per sostenere le famiglie, che ancora una volta sono messe in una situazione di grande difficoltà a causa degli interventi dettati dalle esigenze di contenimento del virus Covid-19. Sento fortemente la responsabilità che abbiamo di fronte al dramma dello stravolgimento delle vite delle persone e di fronte al crollo occupazionale che ha investito il paese, e in misura nettamente maggioritaria le donne”, afferma Bonetti.
“Non si tratta di operare per ritornare alla situazione precedente, perché la pandemia ha acuito il male insito in un sistema già da tempo logoro. Peraltro, l’emergenza Covid-19 ha condensato in pochissimo tempo un salto in avanti in molti aspetti della vita quotidiana e in particolare del mercato del lavoro, aprendo scenari del tutto nuovi, a cui occorre dare risposte nuove”, aggiunge.
“Dobbiamo trovare il coraggio di cambiare, con scelte forti e dirompenti rispetto al passato. Per farlo ci vogliono una strategia e un cambiamento culturale. In questo contesto si inserisce il Piano strategico nazionale per la parità di genere, nel quale stabiliremo le direzioni per perseguire e raggiungere l’obiettivo di una vera parità. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha voluto essere presente nell’incontro pubblico organizzato per gettarne le basi, ha lì tracciato una strategia di insieme per uscire dalla pandemia, e ha collocato il piano per la parità di genere come elemento fondante di questa strategia. La parità di genere diventa dunque la condizione essenziale per ricostruire un futuro di speranza, concretezza e possibilità. Occorre, però, nell’immediato, intervenire sull’urgenza di assicurare alle famiglie adeguati sostegni per affrontare quello che speriamo poter essere, grazie alla campagna di vaccinazione, l’ultimo sforzo prima della fine dell’emergenza”, prosegue.
“Il governo sta lavorando per reintrodurre nel decreto Sostegni di prossima emanazione diverse misure di supporto per i compiti di cura e educazione dei figli. L’obiettivo è quello di tutelare tutti i lavoratori e le lavoratrici per assicurare il diritto dei minori ad avere accanto figure adulte nel loro percorso educativo. Innanzitutto, si conferma il diritto al lavoro in modalità agile per i genitori lavoratori dipendenti, che intendiamo estendere ai genitori di figli minori di 16 anni, proprio nella consapevolezza che non si tratti solo di sostenere i ruoli di cura, ma anche i fondamentali compiti educativi dei genitori. In caso di impossibilità a ricorrere al lavoro in modalità agile, per i lavoratori dipendenti verrà reintrodotto il diritto ad un periodo di congedo straordinario di durata corrispondente alla sospensione dell’attività didattica in presenza, anche in caso di quarantena, con un’indennità pari al 50% della retribuzione per i genitori di figli minori di anni 14 e di figli con disabilità grave, e senza indennità nel caso di genitori di figli di età compresa fra 14 e 16 anni”, rivela Bonetti.
“Per i lavoratori autonomi e per quelle categorie più fortemente impegnate in prima linea nel contrasto all’epidemia, come i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario e le forze dell’ordine, e quindi impossibilitate ad assentarsi dal lavoro, verrà reintrodotta la dotazione di voucher per l’acquisto di servizi di cura e servizi educativi”, conclude.
Interrogazione del Partito Democratico
Iniziative volte a prevedere bonus per i servizi di baby-sitting e congedi parentali in caso di sospensione dell’attività didattica in presenza e in caso di quarantena scolastica dei figli (Gribaudo – PD).
La risposta della ministra
“Anche in questo caso, ringrazio gli onorevoli interroganti per l’opportunità di chiarimento rispetto al tema più sentito dalle famiglie italiane, in difficoltà di fronte alle sempre più estese chiusure delle scuole e dei servizi educativi, causate dall’aumento della diffusione dell’epidemia. Come ho già avuto modo di dire nella risposta all’interrogazione precedente, fin dall’inizio dell’epidemia ho voluto mettere in campo strumenti diversi che potessero rispondere alle diverse esigenze delle famiglie”, afferma Bonetti.
“Le misure attuate hanno dimostrato una buona efficacia nella prima parte dell’epidemia, pur scontando i limiti del loro carattere di straordinarietà. Il governo sta lavorando per reintrodurre, nel decreto Sostegni di prossima emanazione, le misure di aiuto alle famiglie, applicabili a tutte le situazioni di sospensione dell’attività didattica in presenza, diversificandole secondo i loro bisogni”, ribadisce.
“La prima misura riguarda la possibilità per i genitori lavoratori dipendenti di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per tutto o parte del periodo corrispondente ai giorni di sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio convivente minore di anni 16, nonché per la durata della quarantena disposta per lo stesso dal dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico o all’interno di strutture regolarmente frequentate per lezioni musicali e linguistiche oppure per attività sportive di base e attività motori”, rivela.
“In caso di impossibilità a ricorrere al lavoro agile, verrà riconosciuto ai genitori di figli minori di anni 14 il diritto a un periodo di congedo straordinario, con indennità pari al 50 per cento della retribuzione, sempre per il periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza o per la quarantena del figlio. La stessa previsione si estenderà ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi della legge n. 104/1992, iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura. In caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, si prevede il diritto per i genitori di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro”, prosegue.
“Sto lavorando perché gli eventuali periodi di congedo parentale di cui agli articoli 32 e 33 del decreto legislativo n. 151/2001, fruiti dai genitori durante i periodi di necessità sopra citati, siano convertiti nel congedo straordinario e non computati né indennizzati a titolo di congedo parentale. Infine, per i lavoratori autonomi e i lavoratori impegnati in prima linea nel contrasto all’epidemia come le forze dell’ordine e i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario, stiamo lavorando per reintrodurre la corresponsione di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting o servizi educativi“, continua.
“Mai come in questo momento è indispensabile che nessuno si senta lasciato solo, perché per la ricostruzione abbiamo bisogno di tutto quel grande patrimonio di fiducia che gli italiani non hanno fatto mai venire meno nel corso di questo lungo e drammatico periodo”, conclude Bonetti.