Come annunciato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha firmato nel tardo pomeriggio l’ordinanza con la quale dispone la chiusura delle scuole in alcuni distretti.
Il nuovo dpcm dà facoltà ai presidenti di Regione di chiudere le scuole quando l’incidenza dei casi supera i 250 su 100.000 abitanti.
In Veneto, anche se il dato regionale è più basso, si è deciso di intervenire in quei distretti sanitari dove questa soglia è stata superata: chiuse in questi casi, con attivazione della didattica a distanza, le scuole dalla seconda media in su.
Vengono date 48 ore di preavviso prima della chiusura, la chiusura dura almeno 14 giorni.
Fra giovedì e venerdì, al momento sono cinque i distretti del Veneto dove agli studenti sarà tolta la possibilità di andare a scuola: distretto di Belluno, di Asolo (Tv), Veneto Orientale (che comprende comuni sia trevigiani che veneziani), il distretto Padova, Terme Colli e il distretto Alta Padovana.
Il testo dell’ordinanza
- È disposta la didattica esclusivamente con modalità a distanza per gli studenti a partire dalla seconda classe delle scuole secondarie di primo grado e per le classi delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, anche serali, aventi sedi nel territorio dei distretti sanitari in relazione ai quali il SISP competente rileva un livello di contagio superiore a quello di 250 casi su 100.000 abitanti su base settimanale.
- La misura di cui al punto precedente ha effetto dal giorno indicato nella comunicazione con la quale il SISP competente per ciascun distretto informa gli istituti scolastici del relativo territorio dell’avvenuto superamento del livello di contagio di 250 casi su 100.000 abitanti. Deve, comunque, essere garantito un preavviso di 48 ore alle scuole.
- La comunicazione del SISP indica anche la durata della sospensione della didattica in presenza, che non potrà essere inferiore a 14 giorni.
- Il SISP è autorizzato ad individuare classi di qualsiasi ordine e grado inferiori alla classe seconda delle scuole secondarie di primo grado ai fini della sottoposizione a didattica a distanza, in considerazione al livello e all’evoluzione del contagio.
- Resta fermo lo svolgimento in presenza delle attività didattiche che richiedano l’uso dei laboratori e per l’effettiva inclusione gli studenti disabili o con bisogni educativi speciali.