BOLZANO – Nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile, la Centrale Operativa della Questura di Bolzano ha ricevuto numerose segnalazioni di una violenta rissa in atto lungo la pista ciclabile di Ponte Resia. Gli agenti della Polizia di Stato, giunti prontamente sul posto, hanno trovato cinque uomini che si stavano aggredendo con violenza, colpendosi con calci, pugni e spinte. Uno dei partecipanti, disteso a terra e apparentemente privo di sensi, continuava ad essere colpito con calci al volto, riportando la frattura del setto nasale.
L’intervento delle forze dell’ordine e l’arresto dei coinvolti
La rissa è stata particolarmente cruenta, con i due gruppi di uomini che non si sono fermati nemmeno di fronte all’arrivo delle forze dell’ordine. È stato necessario l’intervento di poliziotti, carabinieri e agenti della Polizia Locale per separare i partecipanti. Durante il conflitto, uno dei rissanti ha riportato un grave taglio alla fronte, causato da un coltello rinvenuto poco lontano dal luogo dell’incidente.
I cinque uomini coinvolti sono di origine marocchina, di età compresa tra i 21 e i 28 anni, tutti beneficiari di protezione internazionale e recentemente giunti a Bolzano per usufruire dell’accoglienza nei centri emergenza freddo. Dopo le prime cure ricevute sul posto, i feriti sono stati trasportati in ospedale. Successivamente, quattro di loro sono stati portati in questura per l’identificazione, mentre uno di loro è stato ricoverato in prognosi riservata a causa delle gravi ferite riportate.
Arresti e provvedimenti contro i responsabili
Alla fine delle operazioni, tutti e cinque gli uomini sono stati arrestati per rissa aggravata, con l’ulteriore accusa di resistenza a pubblico ufficiale per alcuni di loro, che hanno cercato di opporsi all’identificazione. Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano ha sollecitato la Commissione Territoriale per i Rifugiati a revocare il loro status di asilo politico e ha richiesto l’emissione di decreti di espulsione dal territorio nazionale per i responsabili.