PromoTurismoFVG, l’ente di promozione turistica del Friuli Venezia Giulia, ha deciso di collaborare con il Ridoprìn Lab, un laboratorio sartoriale gestito dalla cooperativa sociale Karpós, specializzato nel recupero di tessuti e oggetti. Questa partnership si inserisce in un ampio progetto di economia circolare e responsabilità sociale d’impresa, mirando a offrire nuove possibilità di lavoro a donne in condizioni di vulnerabilità.
Il valore aggiunto della cooperativa sociale Karpós
La cooperativa sociale Karpós, con sede a Torre di Pordenone, ha un obiettivo chiaro: fornire supporto e opportunità lavorative a donne che si trovano in situazioni di fragilità. Grazie a questa nuova collaborazione, il laboratorio Ridoprìn Lab ha potuto assumere nuove donne, ampliando così il proprio impatto sociale e ambientale.
Paola Marano, presidente della cooperativa, esprime la sua gratitudine: “Siamo profondamente grati a PromoTurismoFVG e alla Regione per aver riconosciuto il nostro impegno verso la sostenibilità sociale e ambientale. Questa collaborazione ci permette di sostenere ancora di più le donne che lavorano con noi, trasformando materiali che altrimenti sarebbero stati scartati in magnifici oggetti artigianali.”
Un futuro migliore attraverso il riciclo
Il laboratorio non solo recupera materiali destinati allo scarto, ma li trasforma in prodotti unici come borse, trousse e portachiavi, tutti personalizzati e improntati alla solidarietà. Questo processo non solo contribuisce a ridurre i rifiuti, ma promuove anche un modello di business inclusivo e accessibile.
Paola Marano aggiunge: “La nostra missione va oltre il semplice riciclo materiale. Noi offriamo una seconda chance non solo agli oggetti, ma soprattutto alle persone. Il Ridoprìn Lab è una vera e propria rampa di lancio per un futuro migliore per donne in situazioni di svantaggio, come quelle senza supporto familiare, donne immigrate o sole con bambini.”
Un’iniziativa supportata da finanziamenti locali e nazionali
Il progetto del Ridoprin Lab ha ricevuto importanti finanziamenti dal bando “Un’Impresa Accessibile ed Inclusiva”, promosso dal Comune di Pordenone e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questi fondi hanno permesso di espandere le attività del laboratorio e di aumentare il numero di donne impiegate.
La sartoria di via General Cantore non è solo un luogo di lavoro, ma anche uno spazio aperto alla comunità, dove i cittadini possono acquistare prodotti sostenibili e commissionare lavori di sartoria, contribuendo attivamente al ciclo virtuoso dell’economia circolare.
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