In 12 ore sono state raccolte 14mila firme su una petizione online su Change.org (lanciata da Micol Schiavon) per chiedere la “sospensione di tutte le adunate degli Alpini, a causa delle molestie verificatesi nelle città ospitanti”. CLICCA QUI PER LA PETIZIONE
“Vogliamo la sospensione delle adunate annuali degli alpini per 2 anni”. È questa la richiesta dopo i fatti di Rimini, ovvero le denunce di molestie sessuali, emerse durante la giornata di ieri dall’associazione femminsta ‘Nonunadimeno’, con le numerose dichiarazioni di personalià del mondo della politica, ma anche del ministro Guerini che ha definito i fatti “gravissimi”. E nella serata, inoltre, è arrivata anche la prima vera denuncia fatta da una ragazza di 26 anni ai carabinieri. Oggi, invece, a riguardo si è espressa la per le Pari Opportunità e la famiglia, Elena Bonetti: “”Quanto è accaduto, quanto viene riportato dalla cronaca è gravissimo, inaccettabile per le istituzioni e in particolare per uomini che sono e devono essere al servizio dello Stato“.
Nella petizione si legge “ogni anno la seconda settimana di maggio si tiene l’adunata degli Alpini in una città prescelta dal Consiglio Nazionale degli Alpini. L’ultima adunata (2022) si è tenuta a Rimini e nel giro di poche ore sono state esposte più di 150 denunce da parte di donne e minoranze alle attiviste di NonUnaDiMeno, le quali hanno raccolto testimonianze sconcertanti riguardo al comportamento irrispettoso, sessista e violento degli
Alpini, i quali non si sono limitati alle molestie verbali ma sono arrivati a molestare fisicamente anche delle ragazze minorenni”. Come ricorda l’autrice della petizione, “non è la prima volta che questo accade: ogni anno emergono episodi di questo genere eppure continuiamo ad accettare che questo evento abbia luogo, rendendo ancora più insicure le strade delle città italiane per le donne e per le minoranze”.
Schiavon conclude con la richiesta di “sospendere per 2 anni le adunate degli Alpini in modo tale da dare un chiaro segnale che in quanto cittadini non siamo più disposti ad accettare un comportamento simile, svilente per le donne e per tutte le minoranze. Vogliamo che tutti si sentano liberi di occupare le città senza sentirsi minacciati e in pericolo. È necessario che il Consiglio degli Alpini prenda dei seri provvedimenti, soprattutto in materia di rieducazione riguardo ai diritti umani: le scuse non sono più sufficienti”.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni