Il pilates è ormai uno dei tipi di ginnastica rieducativa più apprezzati e praticati. Incentrato principalmente sul controllo della postura, dell’equilibrio e su movimenti armonici che avvantaggiano principalmente la colonna vertebrale, il pilates è stato ideato da Joseph Hubertus Pilates con lo scopo di portare le persone a sentirsi più consapevoli di sé stesse, della propria mente e del proprio corpo. La storia del pilates è dunque molto legata a quella del suo fondatore e risale ai primi anni del secolo scorso.
Il metodo pilates
Joseph Hubertus Pilates nell’ideare la disciplina che porta il suo nome, cercò di unire tutti gli aspetti migliori delle discipline fisiche sia occidentali che orientali e il suo metodo (chiamato Contrology) si è sempre basato su dei forti orientamenti scientifici.
Il metodo, quindi, si divide per fasi differenti: individuare il problema del paziente partendo dal baricentro del corpo, acquisire le principali tecniche di concentrazione, respirazione, precisione, controllo e fluidità, praticare con regolarità gli esercizi della disciplina, verificando sempre sia la postura che il baricentro del corpo.
I benefici del pilates: la teoria
Come lo yoga, anche il pilates viene scelto per poter ottenere i numerosi benefici che – in base alla teoria stessa della disciplina – si possono verificare sia fisicamente che mentalmente. Effettivamente nel leggerli viene voglia di iniziare subito.
Da quello che i praticanti del pilates hanno affermato, praticare con regolarità questa disciplina aiuta ad aumentare sia la flessibilità che le estensioni dei movimenti. Ma anche: la forza e la resistenza muscolare, la coordinazione, la postura, il controllo del core, la capacità di adattamento e percezione dello spazio circostante, la qualità della vita, il controllo della mente, la concentrazione, l’autostima, la responsabilità verso la propria salute, la respirazione e la connessione tra mente e corpo.
Chi può praticare il pilates
Obiettivamente non si può negare che il pilates sia una disciplina molto versatile e adatta anche come terapia riabilitativa di supporto. Nel praticarla, infatti, il corpo viene utilizzato come un sistema completamente integrato e connesso, consentendo di poterlo utilizzare correttamente nell’eseguire gli esercizi.
Nonostante questo, però, Joseph Hubertus Pilates stesso nel suo libro Return to Life through Contrology non parla di una vera e propria terapia alternativa di riabilitazione da traumi, bensì di un’arte che aiuta il controllo motorio, aumentando sia la flessibilità che la forza e il controllo dell’equilibrio.
Di fatto, il pilates non può sostituire le classiche terapie riabilitative, ma una volta terminate può essere un buon allenamento per non vanificare i risultati di miglioramento ottenuto. Ma non solo, perché questa disciplina è adatta davvero a chiunque, soprattutto se si tratta di persone particolarmente sedentarie.
Il pilates funziona davvero? I dati
I dati al momento esistenti sulla disciplina del pilates non consentono di poter affermare che sia completamente efficace in ambito medico.
Sicuramente, però, le persone sane che decidono di praticarla riescono ad ottenere un miglioramento della mobilità articolare e della fitness muscolo tendinea.
Tuttavia, non sembra avere delle evidenze concrete per quanto riguarda la prevenzione e la cura di patologie legate alle ossa o alla schiena pur migliorando la capacità di equilibrio, la forza e la resistenza.
Secondo uno studio condotto nel 2015 dall’Australian Government’s Department of Health che ha esaminato la letteratura scientifica di ben 17 terapie alternative a quella convenzionale (tra cui il pilates) per verificare se potessero essere idonee alla copertura dell’assicurazione sanitaria, l’efficacia della disciplina in questione è molto dubbia. Sicuramente il pilates è molto idoneo per il trattamento del dolore lombare. Ma non più idoneo di altre discipline legate al fitness.
Un ulteriore studio, poi, ha evidenziato come il pilates può essere un aiuto eccellente nella cura di stati di depressione e ansia.
Come si pratica il pilates?
Basandosi su principi come la respirazione e rafforzamento del baricentro e del core,
le tecniche del pilates sono funzionali al loro allenamento. Il core è l’area che inizia dalla parte finale della cassa toracica e arriva nella parte più bassa del bacino. Pertanto è formato dai muscoli addominali, i muscoli paraspinali, il quadrato dei lombi, il pavimento pelvico, i flessori dell’anca e i glutei.
Il baricentro, invece, è come se fosse il centro di due linee orizzontali parallele: una che passa tra le spalle e l’altra tra le creste iliache superiori. Una linea verticale, poi, le interseca e, proprio in questo punto, rappresenta l’equilibrio corretto delle forze.
Tutte le tecniche del pilates, quindi, si concentrano sul corretto allineamento del frame (cornice) che si crea in questa area del corpo.
Più precisamente, controllare il baricentro significa rendere stabile il bacino attraverso il lavoro congiunto dell’area lombare e addominale. Tutto questo aiuta a dispendere meno energia e alla diminuzione del rischio di dolori lombari e infortuni.
I sei principi fondamentali del pilates
Ad oggi non possiamo parlare più di una sola tipologia di pilates e, infatti, ne vengono praticate e insegnate più versioni. Tuttavia, i principi originali del pilates che ancora oggi influenzano le differenti varianti di allenamento erano sei.
Eccoli tutti di seguito per vederli dettagliatamente.
– Respirazione: la respirazione è la parte fondamentale della disciplina del pilates. Essa, infatti, rappresenta la pulizia del corpo attraverso la circolazione del sangue. Durante gli esercizi, quindi, la persona deve espirare mentre prende la posizione e inspirare al ritorno. Questo ha l’obiettivo di tenere bene gli addominali inferiori che si trovano vicino la colonna vertebrale. Per cui, durante l’espirazione si dà molta enfasi all’utilizzo degli addominali e muscoli pelvici.
– Concentrazione: concentrarsi particolarmente sugli esercizi svolti dà una maggiore riuscita degli stessi.
– Controllo: si tratta fondamentalmente del controllo muscolare. Infatti, tutti gli esercizi devono svolgersi controllando completamente i muscoli che tendono ad opporsi alla gravità.
– Baricentro: punto focale del metodo pilates, da qui iniziato tutti i movimenti della disciplina.
– Flusso: il movimento del corpo mentre effettua gli esercizi di questa disciplina deve essere elegante, armonico e con un flusso appropriato. Praticando questo movimento si può raggiungere la precisione e ottimizzare la costruzione di forza e resistenza che derivano proprio dal modo fluente di muoversi. Questo movimento, poi, parte sempre dal centro del baricentro che sostiene l’energia fisica.
– Precisione: eseguendo dei movimenti precisi e non approssimativi si arriva a mettere in pratica la vera e propria cultura motoria di questa disciplina. La precisione dei movimenti ha l’obiettivo di ripercuotersi durante la vita quotidiana per apportare benefici.
Questi sei principi, se applicati correttamente comportano ulteriori benefici:
– Rilassamento: grazie a movimenti dettati da un’alta concentrazione e da un elevato coordinamento dei muscoli viene migliorato anche il rilassamento psico-fisico.
– Stamina: più si produce un movimento preciso e più si riduce lo stress dettato dall’esecuzione stessa.
– Allineamento posturale: tutti gli esercizi del pilates devono essere effettuati con una corretta postura per correggere eventuali squilibri nell’utilizzo delle varie fasce muscolari e per ottimizzare la coordinazione corporea.
Quali strumenti si utilizzano nel pilates?
Oltre agli esercizi specifici a corpo libero che rappresentano la base della disciplina, vengono sempre più spesso utilizzati degli strumenti di accompagnamento.
Parliamo ad esempio degli elastici fitness a differente forza di trazione, del foam roller che elimina le tossine dai muscoli prima di iniziare l’allenamento, l’anello per pilates che aiuta ad eliminare il grasso dalla pancia oppure la palla sulla quale effettuare addominali o altri esercizi di equilibrio.
Oltre a questi strumenti semplici, poi, è sempre più frequente che vengano utilizzati anche dei veri e propri macchinari.
In questo caso si tratta dei cosiddetti pilates riformer. Parliamo di macchine specifiche per eseguire gli esercizi del pilates formati da un telaio molto simile ad un letto, una barra per piedi, delle cinghie, delle carrucole e altre attrezzature.
Fu Joseph Hubertus Pilates stesso a progettare questo macchinario negli anni ’20. In questo modo, dopo la sua personalissima esperienza riabilitativa aiutò molti pazienti di un ospedale inglese a migliorare la loro mobilità. Questo macchinario, infatti, viene utilizzato per migliorare gli esercizi dedicati al core, ma anche per migliorare i movimenti, l’atletica generale e per perdere peso.
Tendenzialmente, l’utilizzo di questo macchinario aiuta a praticare la disciplina del pilates in maniera molto più precisa.
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