Giornata piuttosto movimentata per i carabinieri della Compagnia di Sacile, che solo sabato hanno registrato ben dieci tentativi di truffa ai danni di persone anziane nella provincia di Pordenone. Il comune più colpito è stato Budoia, con cinque chiamate sospette ricevute da cittadini che hanno prontamente allertato le forze dell’ordine. Episodi simili si sono verificati anche a Prata di Pordenone, Polcenigo, Aviano e Fontanafredda, ma in nessun caso i truffatori sono riusciti nel loro intento.
Come avvengono le truffe: campanelli d’allarme
Lo schema utilizzato dai malviventi è ormai collaudato: una telefonata a casa da parte di un finto carabiniere o avvocato, che informa la vittima di un incidente stradale causato da un parente stretto, come un figlio o un nipote. Per evitarne l’arresto, viene richiesto un pagamento immediato, spesso in contanti o gioielli, per cifre che possono superare i 5.000 euro. Grazie alle numerose campagne di sensibilizzazione, molte persone hanno riconosciuto la truffa e hanno riattaccato senza dare seguito alle richieste.
L’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con le amministrazioni locali, continuerà a organizzare incontri informativi gratuiti per mettere in guardia la cittadinanza da questo genere di raggiri. I prossimi appuntamenti si terranno il 20 febbraio ad Azzano Decimo e l’11 aprile a Roveredo in Piano. L’invito è rivolto a tutti, per imparare a difendersi da chi sfrutta la paura e la vulnerabilità delle persone più fragili.