TRIESTE – Il 26 ottobre, in una cerimonia commemorativa in piazza Unità d’Italia, l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha ribadito l’impegno della Regione a sostenere con forza la seconda redenzione della città. Le sue parole hanno sottolineato l’indissolubile legame tra Trieste e l’Italia: “Né ieri, né oggi, né mai questa città potrà separarsi dall’Italia, la nostra Patria.”
Una giornata di memoria e riconoscenza
L’evento ha visto la partecipazione di diverse autorità, tra cui il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze Sandra Savino, l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.
Scoccimarro ha evidenziato l’importanza di onorare le donne e gli uomini di ogni età e ceto sociale che, durante i nove anni di occupazione jugoslava e il successivo governo militare alleato, lottarono e soffrirono per la libertà della città. Ha dedicato un pensiero particolare a Renzo de’ Vidovich, un protagonista e testimone della lotta per la libertà e l’appartenenza.
Valorizzare la memoria per le nuove generazioni
L’assessore ha anche messo in luce la responsabilità delle istituzioni e dei cittadini nel valorizzare questi momenti, affermando che è essenziale trasmettere il testimone alle nuove generazioni. “Dobbiamo chiederci, assieme ai nostri figli e nipoti, cosa significhi sentirsi convinti e orgogliosi della nostra identità, in un mondo dove il relativismo valoriale e la superficialità storica si intrecciano con la volgarizzazione dei pensieri e l’indifferenza del digitale,” ha dichiarato.
Un ricordo di un giorno storico
Scoccimarro ha ricordato con emozione la giornata del 1954, quando, sotto la pioggia battente, tanti cittadini hanno celebrato il ritorno del tricolore, un simbolo che non sarebbe mai più sbiadito nei loro cuori. La cerimonia ha così rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflettere su valori di libertà e appartenenza, essenziali per la comunità triestina.
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