TRIESTE. Nel pomeriggio dello scorso 8 maggio gli agenti dalla Squadra Mobile e del Commissariato PS “Polo San Sabba” hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Trieste, su richiesta del P.M. titolare del fascicolo processuale, nei confronti di S.L., classe 86, con a carico precedenti penali e di polizia per reati specifici, indagata per il delitto di rapina impropria.
Le indagini, dirette dalla Procura delle Repubblica di Trieste, sono state avviate, nel gennaio 2020, a seguito dell’intervento effettuato da una Volante dell’U.P.G. e S.P. presso il reparto di radiologia dell’Ospedale Infantile Burlo Garofalo, ove un medico aveva subito una rapina.
In particolare, il sanitario aveva, poco prima, trovato la donna intenta a rovistare nella propria borsa, asportando dal portafoglio un libretto di assegni ed una somma in contanti; alla presenza del medico, la rea reagiva sferrando calci e pugni, per poi guadagnarsi la fuga dal nosocomio, allontanandosi a bordo di un bus.
Tuttavia, prima che riuscisse a scappare, il medico le scattava delle foto con il proprio telefono cellulare che consegnava poi alle Forze dell’Ordine in sede di denuncia, unitamente ad un video girato da un addetto alla vigilanza intervenuto sul posto.
Acquisiti i files, personale della Squadra Mobile giuliana e del Commissariato di P.S. di San Sabba ha provveduto alla visione, alla estrapolazione delle immagini utili ed, infine, alla identificazione certa della fuggitiva.
Ulteriori elementi probatori a suo carico sono emersi quando anche la vittima ha riconosciuto la S.L. come probabile responsabile della rapina.
A seguito dei predetti accertamenti, il Giudice per le Indagini Preliminari accogliendo la richiesta del P.M., ha emesso la misura cautelare in carcere a carico dell’indagata che, l’8 maggio scorso, è stata tratta in arresto e associata presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’A.G. procedente.