TREVISO โ Il tribunale di Treviso ha emesso oggi, 28 febbraio, una sentenza di condanna nei confronti di un noto imprenditore 68enne, dichiarato colpevole di violenza sessuale ai danni di una sua dipendente.
Lโuomo, molto conosciuto nella provincia per la sua attivitร imprenditoriale, รจ stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre a dover versare una provvisionale di 10mila euro alla vittima.
La reazione della vittima e il commento dei legali
Alla lettura della sentenza, la donna di 40 anni che aveva denunciato le molestie ha espresso un senso di sollievo:
ยซPer me รจ importante il principio: senza consenso, รจ violenzaยป.
Il verdetto arriva dopo una richiesta iniziale della Procura di ben sette anni di carcere, poi ridimensionata dal tribunale. Lโavvocato difensore dellโimprenditore, Massimiliano Paniz, ha dichiarato che la pena inflitta รจ ยซinferiore rispetto a quanto prospettato dallโaccusaยป e ha giร annunciato ricorso in appello.
Dallโaltra parte, il legale della donna, Francesco Murgia, ha sottolineato lโimportanza della decisione del tribunale:
ยซร stato affermato il principio che una posizione di potere non giustifica atteggiamenti abusivi e che la dignitร della vittima deve essere rispettataยป.
Un caso che ha scosso la Marca trevigiana
Lโindagine era partita nel maggio 2023, quando la 40enne aveva denunciato il suo superiore dopo anni di avances e molestie. Per oltre sei anni, la donna aveva vissuto un clima di tensione e paura, preoccupata per la sua carriera e per il mantenimento del figlio.
Il primo campanello dโallarme รจ scattato dopo un referto medico, in cui le era stata diagnosticata una sindrome ansioso-depressiva causata da mobbing e molestie sessuali. Proprio questo documento ha portato lโUlss 2 ad attivare il Codice Rosso, avviando le indagini che hanno poi portato al processo.
Le molestie e la denuncia
Lโimprenditore, titolare di una azienda con 30 dipendenti e un capitale sociale di oltre due milioni di euro, avrebbe iniziato con frasi allusive e battute volgari, per poi passare a palpate, strusciamenti e veri e propri tentativi di abuso.
Lโepisodio piรน grave si sarebbe verificato a gennaio di questโanno, quando lโuomo avrebbe bloccato la donna in un angolo, messo le mani sulle sue gambe e si sarebbe spinto oltre, costringendola a rannicchiarsi a terra in preda al terrore.
Durante il processo, sono emerse testimonianze di altre tre dipendenti che avrebbero subito lo stesso trattamento.
Ora lโimprenditore dovrร affrontare lโiter dellโappello, mentre per la quantificazione definitiva del risarcimento si attenderร un giudizio civile.