In una fresca mattina di estate a Roncone in Trentino, alle 6.00 di oggi, due giovani appassionati di caccia, privi del loro fucile essendo la caccia chiusa, si trovavano sulla strada per una postazione da dove osservare i caprioli, quando sono stati sorpresi da un incontro che avrebbe potuto costare loro la vita.
L’Orso Insegue: Momenti di Terrore
Mentre procedevano lungo il sentiero che passa sopra il ristorante Miramonti e porta a Malga Avalina nella località Mandrel a 1.970 metri di quota, un orso è apparso all’improvviso, iniziando ad inseguirli in maniera aggressiva.
Una Fuga Disperata
La fuga disperata ha visto uno dei due giovani precipitare lungo il sentiero di ritorno, mentre il suo compagno ha tentato di arrampicarsi su un albero, un tentativo inutile visto che l’orso lo ha seguito e, agganciandolo per una ghetta, lo ha fatto cadere a terra.
Scampati per un Pelo
Entrambi i giovani, sotto shock, sono riusciti a rifugiarsi nella loro auto, un rifugio che si è rivelato fondamentale per salvarsi dall’attacco dell’orso. In seguito, si sono diretti al pronto soccorso per curare le ferite.
Un Risveglio Inatteso
Gli agenti del Corpo Forestale, allertati subito dopo l’incidente, ipotizzano che l’orso possa essere stato svegliato dal passaggio dei due giovani. Si sospetta che l’orso responsabile dell’aggressione sia una femmina con un cucciolo.
Il Sopralluogo della Forestale
L’unità cinofila del Corpo forestale, dopo un attento sopralluogo per ricostruire la dinamica dell’incidente, ha recuperato l’attrezzatura abbandonata dai giovani durante la fuga. Si sospetta che possa trattarsi dello stesso orso che ha predato asini e mucche negli ultimi mesi.
La Paura si Diffonde tra gli Abitanti
Uno dei due aggrediti ha espresso la sua paura all’ospedale, lamentando la sensazione di essere intrappolati nelle loro case per paura di possibili incontri con orsi.
L’esposto alla procura
L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha annunciato un esposto alla procura di Trento. “Innanzitutto – si legge in una nota – bisogna capire cosa ci facevano nel bosco quei due, erano veramente diretti al posto di osservazione di caccia come hanno dichiarato o stavano facendo del bracconaggio o ancora peggio volevano uccidere dei selvatici? – scrivono gli animalisti di Aidaa – la ricostruzione dei fatti deve essere poi veritiera e non un’altra occasione per una caccia alle inesistenti responsabilità dell’orsa che se non disturbata avrebbe continuato a dormire in pace. Ed infine – conclude la nota – riteniamo l’atteggiamento dei due assolutamente irresponsabile e devono solo ringraziare il loro dio se la cosa non è finita in tragedia”.
“Con tutta evidenza si è trattato di un cosiddetto ‘falso attacco’ che conferma come l’orsa non abbia voluto attaccare per uccidere, ma solo per fare allontanare i due escursionisti”, commenta invece l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
Un Appello alla Prudenza e alla Consapevolezza
La Provincia Autonoma di Trento ha sottolineato l’importanza di visitare il sito https://grandicarnivori.provincia.tn.it per conoscere i comportamenti da adottare nelle aree frequentate dagli orsi. Sul sito è disponibile una mappa che indica le aree del Trentino in cui sono stati segnalati avvistamenti di orse con cuccioli.
Questo strumento informativo, pur non essendo un indicatore di zone da evitare, può aiutare a comprendere come comportarsi in modo da anticipare la presenza del plantigrado, soprattutto in queste aree critiche.