Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto il punto sulla situazione in Siria, confermando che ci sono circa 300 italiani nel paese, la metà a Damasco e circa 120 ad Aleppo. Ha rassicurato che non ci sono pericoli per i connazionali, poiché i ribelli hanno dichiarato di non essere ostili nei confronti della popolazione civile, degli italiani e dei cristiani.
Tajani ha annunciato che un convoglio dell’Onu partirà da Aleppo verso Damasco e alcuni italiani faranno parte di esso, mentre altri connazionali hanno deciso di rimanere ad Aleppo. Ha spiegato che i ribelli, sostenuti dalla Turchia, stanno avanzando verso il sud senza trovare resistenza da parte siriana, approfittando della debolezza del regime di Assad dopo la sconfitta di Hezbollah in Libano.
Il ministro ha sottolineato che la situazione in Siria è confusa e articolata, con il rischio di un nuovo collasso migratorio come principale preoccupazione. Tajani ha lavorato per garantire la sicurezza degli italiani in Siria, nonostante la complessità della situazione geopolitica e la presenza di diverse forze in campo.
L’ambasciatore italiano a Damasco collabora con gli ambasciatori degli altri Paesi dell’Unione Europea per affrontare la crisi umanitaria e garantire l’incolumità dei connazionali. Tajani ha concluso sottolineando che la situazione in Medio Oriente è caratterizzata da grande instabilità, con influenze geopolitiche che complicano ulteriormente la situazione in Siria.
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