Sei mesi nascosti dai nazisti che volevano catturarli, protetti dall’intrico dei boschi e aiutati dalla solidarietà dei friulani e da un frutto a loro sconosciuto: la castagna. A Valle di Soffumbergo, in Comune di Faedis, riemerge dopo 80 anni una storia di solidarietà, coraggio, resistenza e libertà risalente alla Seconda guerra mondiale, e che la Pro Loco permetterà a tutti di conoscere nel corso della 43ª Festa delle Castagne e del Miele di Castagno, in programma per tre weekend consecutivi dal 12 al 27 ottobre.
Un rifugio tra le rocce
Durante il conflitto, infatti, tre soldati Alleati, dopo essere fuggiti dalla prigionia, trovarono rifugio grazie alla solidarietà degli abitanti del luogo in una grotta nascosta tra le rocce, sopra il borgo di Valle di Soffumbergo e vicino a località Reant e Masarolis. Si trattava di Bob Smith e Jack Lang, entrambi neozelandesi, e di Charles Ross Greening, un aviatore americano. I tre vissero per sei mesi nascosti dai nazisti, grazie all’aiuto di civili e partigiani, che nonostante il pericolo, li aiutarono a sopravvivere nel nascondiglio, anche se poi furono comunque nuovamente catturati, sopravvivendo comunque al conflitto.
Le castagne e la loro storia
Tra i cibi che più li colpirono ci furono proprio le castagne, un frutto sconosciuto ai due provenienti dalla Nuova Zelanda. Tanto che, una volta tornati in patria, i neozelandesi raccontarono di aver festeggiato il Natale con un insolito menù: caldarroste. In questo modo, la fama delle castagne di Valle arrivò fino alla terra dei Maori, portando un po’ di Italia in Oceania.
Un patrimonio da trasmettere
“Questa è una storia che dobbiamo raccontare alle nuove generazioni”, spiega Gian Franco Specia, presidente della Pro Loco. “La generosità degli abitanti di Valle, Reant e Masarolis è un esempio di umanità che merita di essere ricordato e tramandato. Ringraziamo gli amici Franco Beccari (ex sindaco di Faedis) e Giorgio Dri per aver raccolto tutte le testimonianze su questa vicenda e permetterci così di raccontarle al pubblico”.
Un evento imperdibile
Quest’anno, in occasione della tradizionale festa, domenica 27 ottobre sarà possibile rivivere questa emozionante storia grazie a una mostra fotografica che esporrà disegni tratti dal libro del colonnello Greening, uno dei protagonisti di questa avventura, e alcune foto d’epoca. E, alle 9.30, partirà l’escursione storica guidata “Valle 43-44” che porterà i visitatori alla scoperta dei luoghi dove si svolsero questi drammatici eventi. Con la guida alpina Andrea Vazzaz, AMM/IML del Collegio Guide Alpine FVG e ricercatore storico, sarà possibile arrivare fino alla grotta rifugio dei soldati alleati.
Un legame che resiste nel tempo
A rendere ancora più toccante questa iniziativa, la presenza qualche settimana fa di Allen, figlio dell’aviatore Greening, uno dei tre soldati Alleati, che ha voluto tornare nel luogo dove suo padre trovò rifugio, e di un altro parente del soldato Edgar Arroyo. Un gesto che testimonia come questa storia continui a essere viva nel cuore di molte persone.
Fonti di ispirazione
Gran parte delle informazioni su questa vicenda sono tratte dal libro autobiografico “Not as briefed” di Ross Greening, uno dei protagonisti di questa avventura (edito nel 2001) e dal libro “Fighting with the Enemy” di Susan Jacobs, docente di Lingua e letteratura italiana all’Università di Auckland, pubblicato nel 2003.
Un invito alla partecipazione
“Invitiamo tutti a partecipare a questo evento,” ha concluso Specia, “per conoscere una pagina importante della storia locale e per rendere omaggio a chi, con il suo coraggio e la sua generosità, ha contribuito a scrivere un capitolo importante delle vicende del nostro territorio”.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni