PADOVA – Gli Stati generali della logistica nel Nordest hanno rappresentato un’importante occasione di confronto tra le Regioni e il ministero dei Trasporti, con particolare attenzione al ruolo strategico della logistica per il Friuli Venezia Giulia. L’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, ha evidenziato come la logistica rappresenti un tassello fondamentale per il sistema produttivo locale, con ripercussioni dirette sull’esportazione e l’internazionalizzazione delle imprese.
Il ruolo cruciale della logistica
Amirante ha affermato che il sistema della logistica è l’ultimo step della catena produttiva, oltre a essere il primo per le importazioni di materie prime e componenti. Durante la tavola rotonda “Vision sulle infrastrutture”, tenutasi alla Fiera di Padova, sono stati discussi interventi necessari per armonizzare le infrastrutture. La programmazione dei lavori sui porti, interporti, ferrovie e reti stradali deve essere coordinata per evitare criticità che possano influenzare negativamente l’economia locale e la qualità della vita.
Interventi e progetti in cantiere
Nel corso dell’incontro, sono stati analizzati vari assi stradali di fondamentale importanza, come la Cimpello-Sequals-Gemona, e l’importanza del nodo ferroviario di Udine, considerato un punto strategico per il trasporto merci. Amirante ha sottolineato l’attenzione riservata ai porti di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro, così come ai quattro interporti presenti nella Regione. Uno dei punti salienti della discussione è stato il varco di Tarvisio, che potrebbe rappresentare un’opportunità per migliorare la capacità di trasporto ferroviario delle merci.
Investimenti per un sistema logistico sostenibile
L’assessore ha anche annunciato l’arrivo di ingenti risorse economiche destinate all’ammodernamento delle infrastrutture. Tra i progetti chiave vi è il potenziamento tecnologico della linea ferroviaria Trieste-Venezia e l’eliminazione del collo di bottiglia nel nodo di Udine, snodo cruciale tra i corridoi “Adriatico-Baltico” e “Mediterraneo-Balcani occidentali-Mediterraneo orientale”. Inoltre, l’intervento sullo scalo di Campo Marzio, che ha un legame diretto con il porto di Trieste, è stato evidenziato come parte integrante di questa strategia.
Queste azioni mirano a incrementare il trasporto di merci tramite rotaie e navi, promuovendo una logistica sostenibile e riducendo l’impatto del traffico stradale.