Nella mattinata di oggi è stata inaugurata la “Stanza tutta per sé”, un’area appositamente allestita per garantire un’audizione protetta alle donne e ai minori vittime di violenza. L’iniziativa è un passo importante nel percorso di tutela delle vittime, fornendo uno spazio sicuro per la denuncia di abusi e violenze.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti numerose autorità, tra cui il Questore della Provincia di Pordenone, Dott. Giuseppe Solìmene, insieme ai dirigenti dei vari uffici e specialità, il Prefetto Michele Lastella, l’assessore alle Pari Opportunità Guglielmina Cucci, la Presidente Nazionale del Soroptimist, Adriana Macchi, la Presidente di Voce Donna, Silvia Brunetta, e le autorità militari. Un momento significativo per la città, a sottolineare l’importanza di un’azione sinergica tra le istituzioni.
Il progetto rientra nel protocollo d’intesa siglato tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e il Soroptimist International d’Italia, un’organizzazione mondiale di donne impegnata nel promuovere l’avanzamento della condizione femminile, i diritti umani e le pari opportunità. In provincia, il Soroptimist è attivo grazie al Soroptimist club di Pordenone, presieduto da Fiorenza Poletto.
La “Stanza tutta per sé”, il cui nome si ispira al celebre saggio di Virginia Woolf, si trova al quinto piano della Questura di Pordenone, raggiungibile tramite un accesso separato e dedicato. Questa stanza è stata pensata per supportare le donne nel delicato momento della denuncia di violenza, favorendo il percorso di recupero della loro dignità e sicurezza.
L’allestimento, realizzato con il contributo del Comune di Pordenone, è stato curato dalle socie del Soroptimist club pordenonese Fabiana Castellan e Fulvia Mellina, insieme a un gruppo di architetti, secondo le linee guida stabilite dal protocollo d’intesa. La stanza è stata decorata con colori pastello e arredi semplici e funzionali per creare un ambiente accogliente e protetto.
Un momento speciale dell’inaugurazione è stato l’omaggio da parte della Presidente Nazionale del Soroptimist, Adriana Macchi, che ha consegnato al Questore un Kit informatico audio-video per la verbalizzazione delle denunce. Questo strumento è fondamentale per raccogliere testimonianze in ambienti più protetti e adatti alle esigenze delle vittime, come nel caso di situazioni particolari che richiedono un trattamento più discreto e immediato.
Inoltre, il progetto è stato ampliato con l’iniziativa “Una stanza tutta per sé.. portatile”, che consente di portare il supporto a chi ne ha bisogno, ovunque si trovi. Questa stanza, dipinta con colori pastello e arredamento funzionale, sarà il luogo dedicato a chi denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking e altri atti violenti.
Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio che ha come obiettivo quello di incentivare le donne e i minori vittime di violenza a rivolgersi alle forze dell’ordine, facendo conoscere le Stanze tutte per sé presenti in tutta Italia, garantendo così l’accesso a un luogo sicuro per la denuncia e il supporto.
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