“Dobbiamo restare prudenti e con i piedi per terra, ma possiamo iniziare a progettare una fase nuova, un tempo nuovo nella lotta al Covid”. Così – in un colloquio con il Corriere della Sera – il ministro della Salute, Roberto Speranza, che però frena sullo stop allo stato di emergenza: “Tra due mesi si vedrà, ogni valutazione e’ prematura”. “Dobbiamo ancora essere cauti, ma vediamo i primi segnali di piegatura della curva”, sottolinea il ministro. Ora “non dobbiamo stravolgere tutto subito, ma avviare una nuova strategia che ci permetta di guardare alle prossime settimane con maggiore fiducia”. Le prime novità riguardano la scuola, “dove serve una svolta”: “semplificare molto e ridurre il più possibile la didattica a distanza, a partire da chi ha completato il ciclo vaccinale”. I ragazzi, dice Speranza, “sono il patrimonio più prezioso e bisogna fare ogni sforzo per tenerli in classe”.
Costa: “Fine emergenza al 31 marzo? ci stiamo lavorando”
“La pandemia ci ha insegnato che è difficile fare previsioni a lungo termine ma e’ chiaro che l’obiettivo a cui stiamo lavorando e’ creare le condizioni affinché’ il 31 marzo finisca lo stato di emergenza”. Lo ha affermato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. “I dati in questo senso sono positivi – aggiunto -: ci auguriamo che continuino ma dobbiamo lavorare sulla vaccinazione e soprattutto sulle terze dosi”.
Pregliasco: “Ondata Omicron sta scemando”
L’ondata Omicron “sta per ridursi e scemando”. Così il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano. “Vorremmo tutti far finire questa situazione e tornare alla normalità che potremmo avere alla fine dell’inverno quando, grazie all’alta diffusione di Omicron, ci ritroveremo protetti – ha aggiunto – e lasceremo solo una piccola quota persone suscettibili che dovremo considerare per il prossimo inverno”. “La pandemia non avrà una fine ufficiale ma diventerà tollerabile con una quota di soggetti che si ammaleranno e si spera che i nuovi farmaci mitigheranno gli esiti”, ha concluso.
Costa: “Su quarta dose aspettiamo cosa dice la scienza”
Si farà la quarta dose? “La politica non ha deciso e deve attendere le considerazioni della scienza. Al momento non è prevista”. Così Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. Sull’ipotesi di un green pass senza scadenza per chi ha ricevuto la terza dose “è una scelta che la politica deve fare basandosi sulle indicazioni scientifiche”, ha aggiunto.