Sparatoria a Tel Aviv: numerosi feriti e un aggressore ucciso
Nella zona meridionale di Tel Aviv, oggi 18 gennaio, si è verificata una sparatoria che ha provocato diversi feriti. Secondo quanto comunicato dalla polizia israeliana, l’uomo responsabile degli spari è stato neutralizzato e sul luogo sono intervenuti numerosi agenti. I media locali hanno riportato che le autorità stanno investigando su un possibile attacco terroristico.
Un portavoce del servizio di ambulanze Magen David Adom ha dichiarato che i medici stanno attualmente prestando soccorso a un uomo con ferite moderate e che l’aggressore è stato eliminato.
Sirene antiaeree a Gerusalemme e Tel Aviv
Nel frattempo, le sirene dell’allarme antiaereo hanno suonato nuovamente a Gerusalemme e Tel Aviv, in risposta all’intercettazione di due missili provenienti dallo Yemen da parte delle forze israeliane (IDF).
La tregua fragile
A meno di 24 ore dall’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, previsto per domani mattina alle 8:30, permangono preoccupazioni sulla solidità di questa tregua. Nonostante le divergenze all’interno del governo israeliano, il primo ministro Netanyahu ha dato il suo consenso all’accordo. Restano però incertezze sulla seconda fase dell’intesa con Hamas, che prevede il rilascio di ostaggi, il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia e una pace duratura. Netanyahu ha ricevuto rassicurazioni da parte del presidente Biden e del futuro presidente Trump, che potrebbe riavviare le ostilità in caso di mancato rispetto dell’accordo.
I familiari degli ostaggi hanno lanciato un appello affinché vengano accelerati i negoziati per le fasi successive dell’accordo, chiedendo garanzie sulla piena attuazione delle misure concordate. “Chiediamo con urgenza accordi rapidi per garantire che tutte le fasi dell’accordo siano attuate e sottolineiamo che i negoziati per le prossime fasi dovrebbero iniziare prima del sedicesimo giorno”, si legge nel messaggio inviato a Netanyahu.