PAULARO. La stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino è intervenuta con un team di dieci tecnici, in collaborazione con i soccorritori della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco, per un’operazione di ricerca che si è svolta ieri tra le 15:30 e le 19:00 circa. Le operazioni si sono concentrate in località Chianepade, presso l’omonimo rifugio forestale, da cui era partita una richiesta di soccorso per un uomo di 76 anni che non era tornato dopo essersi allontanato per cercare funghi nei dintorni.
Dopo quasi un’ora di attesa e ricerche da parte della moglie e del figlio, quest’ultimo ha deciso di allertare i soccorsi. I tecnici del Soccorso Alpino hanno seguito la pista forestale fino al rifugio, dove la moglie ha informato che il figlio era riuscito a individuare il padre, che si trovava alla fine di un pendio boschivo ripido. L’uomo, che aveva cercato di risalire senza successo, ha spiegato di essere sceso in quella posizione convinto che alla base ci fosse la pista forestale, ma si è reso conto di trovarsi invece su un pianoro.
I soccorritori, dopo aver identificato la posizione del figlio, che non era raggiungibile al cellulare ma era stato individuato grazie ai richiami a voce, si sono diretti verso il disperso. L’uomo si trovava a circa 800 metri in linea d’aria dal rifugio, in un’area particolarmente intricata alle pendici del Monte Salinchiet. Per il recupero, i soccorritori hanno utilizzato inizialmente delle corde, ma visto il suo stato di affaticamento, hanno deciso di caricarlo su una barella, proseguendo il recupero con la tecnica del contrappeso e, successivamente, trasportandolo a spalle fino al rifugio.
PALUZZA. Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre, tra l’una e trenta e le due e quaranta circa, le squadre della stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino sono intervenute a seguito di una chiamata proveniente dalla ex caserma della forestale, ora adibita a B&B sopra Malga Promosio. I turisti del B&B avevano segnalato di essere in attesa di tre amici e di aver avvistato le loro luci in lontananza. Temendo che i loro amici potessero trovarsi in difficoltà a causa del maltempo, hanno contattato il Nue112.
I soccorritori, però, hanno affrontato alcuni rallentamenti nel raggiungere Malga Promosio a causa della neve e della bufera. Fortunatamente, nel frattempo, il chiamante ha telefonato nuovamente per comunicare che si erano ricongiunti agli amici e che l’allerta era cessata.