TAVAGNACCO (UDINE) – Si è tenuto a Tavagnacco il convegno “Governare il rischio: analisi e strategie per affrontare le sfide del presente e del futuro”, organizzato da Md Systems, durante il quale è emerso che la sinergia tra pubblico e privato è fondamentale per garantire la sicurezza.
L’incontro, patrocinato dal Comune di Tavagnacco e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ha visto la partecipazione di esperti e figure istituzionali, che hanno dibattuto su come rafforzare la protezione nei contesti urbani e industriali.
Il Friuli Venezia Giulia ha quadruplicato gli stanziamenti destinati alla sicurezza
L’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha sottolineato che “la sicurezza è un bene primario” che deve essere garantito sia a livello pubblico che privato. La Regione Friuli Venezia Giulia, infatti, ha quadruplicato i fondi destinati alla sicurezza, passando da 7,5 milioni nel 2018 a 28 milioni nel 2025, nonostante non si sia registrato un aumento proporzionale dei reati.
Roberti ha annunciato ulteriori investimenti per potenziare le infrastrutture di sicurezza, come il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza e il supporto alla vigilanza privata nelle grandi città. La sicurezza informatica è stata anche una delle principali aree di intervento, con una crescente attenzione verso la protezione dei dati personali e delle informazioni sensibili.
L’integrazione dei lavoratori e la sicurezza in Fincantieri
Enrico Pirastru, capo della sicurezza di Fincantieri, ha messo in evidenza l’importanza dell’integrazione dei lavoratori stranieri nei cantieri, un tema che è diventato cruciale per la sicurezza. “I lavoratori stranieri sono essenziali per l’industria, ma bisogna garantire che non siano sfruttati o influenzati da attività criminali”, ha dichiarato. Fincantieri, infatti, ha avviato collaborazioni con il Ministero degli Interni e l’Università La Sapienza, sviluppando un software basato sull’intelligenza artificiale per analizzare le aziende coinvolte nei progetti e prevenire infiltrazioni criminali.
Cybersecurity: le nuove minacce alla sicurezza
Il convegno ha anche affrontato il tema della sicurezza cibernetica, con interventi di esperti come Giuseppe Corasaniti e Pierluigi Pelargonio, che hanno sottolineato la necessità di costruire barriere cibernetiche più sicure per proteggere i dati delle istituzioni pubbliche e delle strutture sanitarie. “Le aziende, in particolare quelle sanitarie, sono vulnerabili agli attacchi informatici e dobbiamo agire prima che sia troppo tardi”, hanno affermato.
L’onorevole Walter Rizzetto ha poi evidenziato come l’Italia stia affrontando un crescente numero di attacchi informatici, con un aumento del 15% a livello globale e una percentuale preoccupante di aziende italiane colpite (72,3%). Ha sottolineato che la protezione dei dati e la formazione continua sono fondamentali per contrastare le minacce sempre più sofisticate, come quelle ibride, che combinano attacchi informatici e operazioni sul terreno.