UDINE – “Anche se raggiungessimo il risultato di zero incidenti sul lavoro, l’Anmil non esaurirebbe il suo prezioso compito perché è sempre essenziale cercare di migliorare le condizioni del lavoro delle persone.” Queste sono state le parole pronunciate dall’assessore alla Salute e Politiche sociali, Riccardo Riccardi, in occasione della 74ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, tenutasi a Udine. Riccardi ha evidenziato l’importanza di organizzazioni come l’Anmil e delle famiglie che condividono le loro esperienze, affinché il sacrificio dei loro cari possa contribuire a evitare ulteriori tragici destini.
Riflessioni sulla sicurezza e sulla cultura del lavoro
La sicurezza è un tema culturale estremamente importante, e c’è un bisogno urgente di riflessione profonda sui meccanismi che hanno modificato le dinamiche all’interno del mercato del lavoro. Durante il suo intervento, l’assessore ha toccato punti chiave riguardanti il condizionamento delle logiche del margine di profitto, che hanno mostrato il loro impatto più grave durante la pandemia, nonché il problema del subappalto e dell’affidamento delle opere condizionato esclusivamente dal prezzo e non dalla qualità. Riccardi ha inoltre sottolineato la crescente scarsità di capitale umano e l’impatto delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale nel mondo lavorativo.
Il caso Fincantieri e i risarcimenti
Riccardi ha fatto riferimento anche al delicato tema dei risarcimenti delle vittime di amianto, che è attualmente “in gestione” a Fincantieri. Ha dichiarato che la Regione ha cercato di favorire il dialogo con l’azienda, sottolineando l’importanza di non lasciare ad altri la negoziazione riguardo all’uso delle risorse che appartengono alla fiscalità generale. “Dobbiamo cercare di intervenire affinché il riconoscimento del danno arrivi a chi ha subito le conseguenze di quella tragica esperienza”, ha affermato Riccardi.
L’importanza della formazione nelle scuole
Riprendendo l’intervento del presidente della Commissione Lavoro pubblico e privato alla Camera, Walter Rizzetto, Riccardi ha sottolineato come sarà presto legge il disegno di legge di cui è primo firmatario per l’insegnamento a scuola della sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’istituto della testimonianza da parte degli infortunati sul lavoro. “Questo è un salto di qualità estremamente importante a favore della diffusione della cultura della prevenzione della sicurezza”, ha dichiarato Riccardi. Le testimonianze dirette, secondo lui, sono essenziali per sensibilizzare le nuove generazioni.
Dati sugli incidenti sul lavoro
I dati relativi ai primi sei mesi del 2024, presentati da Fernando Della Ricca, presidente regionale dell’Anmil e territoriale della sede di Udine, mostrano un aumento del 4% degli incidenti sul lavoro denunciati rispetto al primo semestre 2023, mantenendo il numero di morti a 5. In particolare, si registrano 9.364 infortuni nel primo semestre del 2024, con 3.844 di questi nell’area dell’Udinese. A livello nazionale, gli incidenti hanno mostrato un aumento di quasi il 2%, chiudendo con 350.823 casi.
Un bilancio preoccupante
Riccardi ha anche menzionato che gli incidenti mortali in regione sono diminuiti, passando da 15 nel 2023 a 10 nel 2024, ma con Udine che rimane stabile a 5 decessi. Tuttavia, il bilancio si aggrava con la recente tragedia dell’agricoltore Mauro Zearo, avvenuta a Gemona. Un dato allarmante è rappresentato dall’incremento delle malattie professionali denunciate, che ha raggiunto 1.364 casi, con un aumento dell’11,1% rispetto all’anno precedente, un dato ancora più preoccupante a livello nazionale, dove si registra un aumento del 22,6% e 54.471 casi.
Cerimonia e partecipazione istituzionale
La cerimonia civile, che si è svolta nella sala Valduga della Camera di Commercio, ha seguito una celebrazione religiosa officiata dall’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba. Hanno preso parte all’evento anche il prefetto Domenico Lione, l’assessore comunale alla Pianificazione territoriale Andrea Zini e la direttrice dell’Inail di Udine, Cristina Capobianchi, che ha reso noti alcuni dati non consolidati dei primi sette mesi del 2024 a confronto con quelli dell’anno scorso. Secondo Capobianchi, le denunce di incidenti nel Friuli Venezia Giulia sono leggermente aumentate nel 2024, passando a 9.364 rispetto alle 9.326 del 2023, mentre nell’Udinese si è passati da 3.724 denunce tra gennaio e luglio 2023 a 3.884 nello stesso periodo del 2024.
La giornata ha messo in luce l’importanza di un impegno collettivo nella promozione della sicurezza sul lavoro e nella prevenzione degli incidenti. La collaborazione tra istituzioni, associazioni e famiglie è fondamentale per creare un ambiente lavorativo più sicuro e responsabile, in grado di garantire la protezione dei lavoratori e di ridurre al minimo il rischio di tragiche perdite.