Un progetto di ricerca per migliorare la sicurezza informatica coordinato dall’Università di Udine
UDINE, 15 maggio 2024 – Prevenire e contrastare attacchi informatici, monitorare possibili vulnerabilità della rete e dei dispositivi. Questo è il fulcro del progetto di ricerca nazionale Covert, coordinato dall’Università di Udine, che ha recentemente ottenuto un finanziamento di 1,5 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La ricerca è guidata da Gian Luca Foresti, docente di cybersecurity e artificial vision presso il Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche, nonché direttore del master in “Intelligence and Emerging Technologies”. Il progetto è sviluppato in collaborazione con altri cinque atenei: Politecnico di Milano, Università di Perugia, Link Campus University, Università di Trento e Università di Verona.
Gli obiettivi specifici del progetto
Le attività di ricerca del progetto Covert si concentreranno principalmente sul settore “Attacks and Defences” della sicurezza informatica. Il progetto intende analizzare le tecnologie emergenti per il rilevamento di attacchi informatici alle reti dati, che stanno diventando sempre più sofisticati e aggressivi. Gli obiettivi correlati riguarderanno quattro macro aree principali:
- Sviluppo di strumenti avanzati per l’analisi di malware e virus informatici: Questo comporterà la creazione di software in grado di identificare e neutralizzare malware e virus che minacciano la sicurezza delle reti.
- Strumenti di analisi del traffico di rete: L’obiettivo è identificare e prevenire varie tipologie di attacchi informatici analizzando il traffico di rete per riconoscere schemi anomali che potrebbero indicare un attacco in corso.
- Sistemi di apprendimento automatico: Lo sviluppo di algoritmi di machine learning e deep learning in grado di apprendere e migliorare costantemente nella rilevazione di minacce.
- Analisi dei fattori umani: Studiare il comportamento degli utenti e il loro ruolo negli attacchi informatici, identificando potenziali vulnerabilità causate da errori umani.
Dalla ricerca all’applicazione pratica
«Il gruppo di ricerca dell’Università di Udine – spiega il professor Foresti – si focalizzerà sullo studio e sullo sviluppo di algoritmi di machine/deep learning di tipo non supervisionato in grado di monitorare gli eventi anomali all’interno di reti complesse con migliaia di dispositivi e utenti, oltre che sull’analisi di possibili vulnerabilità hardware e software. I risultati del progetto potranno essere direttamente utilizzati per aumentare le difese da attacchi informatici di aziende e enti pubblici del territorio.»
Partnership e collaborazione
Il progetto “In search of evidence of stealth cyber threats” (Covert) si inserisce nel bando a cascata del Pnrr – Missione 4 “Istruzione e ricerca” su attività di ricerca nell’ambito del “Security rights in cyber space – Serics”. Il partenariato con università prestigiose come il Politecnico di Milano, l’Università di Perugia, la Link Campus University, l’Università di Trento e l’Università di Verona garantirà un approccio multidisciplinare e sinergico alla ricerca, aumentando le possibilità di successo del progetto.
Il ruolo dell’Università di Udine
L’Università di Udine avrà un ruolo centrale nella gestione e coordinazione del progetto. Il team di ricerca lavorerà sulla creazione di algoritmi avanzati per il rilevamento di anomalie e vulnerabilità, sfruttando tecniche di intelligenza artificiale. La collaborazione con altri atenei e istituti di ricerca consentirà di sviluppare soluzioni innovative e all’avanguardia per migliorare la cybersecurity a livello nazionale e internazionale.
Importanza del progetto per il territorio
Il progetto Covert non solo rappresenta un passo avanti nella ricerca accademica, ma ha anche un’importante ricaduta pratica per il territorio. Le aziende e gli enti pubblici potranno beneficiare direttamente dei risultati della ricerca, migliorando le proprie difese contro attacchi informatici sempre più sofisticati. Questo contribuirà a rendere il territorio più sicuro e resiliente, favorendo lo sviluppo economico e sociale.
Il progetto Covert, con il suo approccio innovativo e la collaborazione di sei università, rappresenta un importante avanzamento nella lotta contro le minacce informatiche. Grazie al finanziamento di 1,5 milioni di euro del Pnrr, l’Università di Udine e i suoi partner potranno sviluppare strumenti avanzati per la rilevazione e la prevenzione degli attacchi informatici, contribuendo a creare un ambiente digitale più sicuro per tutti.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sul progetto Covert e sulle iniziative dell’Università di Udine, è possibile visitare il sito ufficiale dell’Università di Udine