TRIESTE – Un importante intervento delle Forze dell’Ordine ha portato al sequestro di oltre 100 kg di ricci di mare privi dei necessari documenti di tracciabilità e etichettatura. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Muggia insieme al personale della Capitaneria di Porto di Trieste.
Il sequestro al confine italo-sloveno
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, quando i finanzieri, durante un controllo al confine italo-sloveno di Rabuiese, hanno fermato un furgone isotermico con targa croata. All’interno del mezzo, destinato al mercato italiano, è stato rinvenuto un carico di 128 kg di ricci di mare, trasportato senza rispettare le normative relative all’etichettatura e alla tracciabilità dei prodotti ittici. In particolare, la merce non era correttamente insacchettata e non vi erano le informazioni obbligatorie da fornire al consumatore finale.
Le sanzioni e le azioni a tutela della salute pubblica
La merce, acquistata da una ditta croata, era destinata al settore della ristorazione. Per il conducente del furgone è stata applicata una sanzione amministrativa pecuniaria di 3.500 euro, mentre il carico è stato sottoposto a sequestro. L’operazione ribadisce l’importanza della collaborazione tra la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto nella lotta alla diffusione di prodotti non conformi, per tutelare la salute pubblica e garantire il rispetto delle normative da parte dei commercianti onesti.