I finanzieri della Compagnia di Tolmezzo e gli agenti della Polizia Locale della Carnia hanno concluso un intervento coordinato dalla Procura della Repubblica di Udine a contrasto dei reati ambientali, sottoponendo a sequestro unโarea adibita a discarica abusiva nel territorio del comune di Paularo (UD), nelle vicinanze del torrente Chiarsรฒ, dove sono stati individuati rifiuti speciali e non, abbandonati al suolo in maniera incontrollata.
Lโindagine รจ scaturita da una preliminare informativa trasmessa dalle Fiamme Gialle e dalla Polizia Locale allโAutoritร Giudiziaria di Udine, corredata di rilievi fotografici dellโarea interessata dallโabbandono dei rifiuti, documentandone lo sversamento anche in tempi recenti grazie alle immagini e ai rilevamenti aerei acquisiti tramite lโelicottero AW169 in dotazione alla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano.
Sulla base delle indagini svolte, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Udine, dott.ssa Maria Caterina Pace, ha emesso apposito decreto di ispezione dellโarea, rendendo possibile meglio accertare quanto era giร stato rilevato nel corso di precedenti sopralluoghi esterni. In particolare, gli operanti constatavano la presenza di numerosi rifiuti, tra cui batterie al piombo esauste e un ingente deposito di pneumatici fuori uso.
Dallโispezione รจ anche emerso che la discarica abusiva era in larga misura formata dai rifiuti prodotti da una vicina autofficina, anchโessa risultata senza alcuna formale autorizzazione. Pertanto, i finanzieri e gli agenti intervenuti sottoponevano a sequestro lโintera area e numerosi attrezzi per la riparazione degli autoveicoli e la sostituzione degli pneumatici, avviando contestuali approfondimenti in ambito fiscale.
Al termine delle attivitร , il titolare dellโautofficina e il proprietario dellโarea adibita a discarica venivano denunciati, in quanto ritenuti responsabili di aver realizzato una gestione di rifiuti non autorizzata.
Lโintervento congiunto tra Guardia di Finanza e Polizia Locale della Carnia consentiva non soltanto di tutelare lโambiente naturale e montano quale bene comune per tutti i cittadini, ma anche di sviluppare in modo trasversale le risultanze acquisite nei confronti di una impresa artigiana che, scegliendo di non dichiarare la propria attivitร , sottraeva opportunitร e lavoro ai contribuenti onesti e rispettosi delle regole.
Quanto sopra si comunica per il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dellโattuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.