La seminfermità di Angelika Hutter, la 33enne tedesca coinvolta in un tragico incidente stradale il 6 luglio 2023, ha giocato un ruolo chiave nella decisione del tribunale. Hutter, alla guida di un’Audi nera in via Udine a Santo Stefano, ha investito e causato la morte di tre persone: il piccolo Mattia Antoniello, suo padre Marco di 47 anni e la nonna Maria Grazia Zuin di 64 anni, originari di Favaro Veneto.
Dettagli della sentenza
La giudice per le udienze preliminari del tribunale di Belluno, Elisabetta Scolozzi, ha accolto la richiesta di patteggiamento proposta dal gip Simone Marcon, stabilendo una pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione. Angelika Hutter dovrà inoltre scontare la libertà vigilata in una comunità terapeutica residenziale protetta, “Casa don Giuseppe Girelli” a Ronco all’Adige, dopo un periodo iniziale trascorso nel carcere della Giudecca a Venezia.
Programma terapeutico e condizioni
Durante la sua permanenza nella struttura, Hutter sarà obbligata a seguire un programma terapeutico indicato dagli psichiatri e non avrà la possibilità di uscire dalla comunità tra le 20:00 e le 08:00. La sua pericolosità sociale sarà monitorata dal Tribunale di sorveglianza, che valuterà la sua situazione attraverso colloqui e test clinici.
La reazione delle parti coinvolte
L’avvocato Alberto Berardi, che ha assistito i familiari delle vittime, ha sottolineato che non ci sono stati errori procedurali, ma ha espresso perplessità riguardo alla disparità tra la gravità della tragedia e la pena comminata. Nonostante il risarcimento di 3,5 milioni di euro versato dalla compagnia di assicurazioni Allianz ai familiari, la questione resta aperta sul piano umano.
Precedenti e sviluppi
La proposta di patteggiamento era emersa durante precedenti udienze, in seguito a una lettera di scuse firmata da Hutter. Questi elementi hanno influenzato la decisione finale, che ha sollevato discussioni su quanto sia adeguata la risposta della giustizia di fronte a una tragedia così profonda.