MARCA E BELLUNESE – Oggi, venerdì 8 novembre, il trasporto pubblico locale ha registrato un’adesione straordinaria allo sciopero nazionale indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisl e Ugl. La protesta, promossa per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da un anno, ha visto una partecipazione del 96% nel Trevigiano e dell’80% nel Bellunese, con punte di adesione fino al 100% in alcuni settori. La delegazione della Fit Cisl ha presenziato alla manifestazione tenutasi a Roma davanti al Ministero dei Trasporti.
Rivendicazioni per un trasporto pubblico più sicuro e dignitoso
L’obiettivo della protesta, come spiega Stefano Bergamin della Fit Cisl Belluno Treviso, è il miglioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza degli operatori, come autisti e controllori, oltre a promuovere una riforma del settore per garantire un servizio di qualità e rispettoso dell’ambiente. Da anni, il trasporto pubblico subisce tagli ai fondi erogati dal Fondo Nazionale, senza un adeguato sostegno da parte delle Regioni.
Aggressioni e carenza di autisti
La protesta evidenzia anche i problemi di sicurezza per il personale, con un aumento delle aggressioni agli operatori, che nel Bellunese risultano ancora solo verbali, mentre nel Trevigiano sono all’ordine del giorno. La mancanza di sicurezza e il calo delle retribuzioni rendono difficile il reperimento di nuovi autisti, scoraggiati da un ambiente di lavoro sempre più precario. Il rinnovo del contratto e il ripristino dei fondi sono considerati passi fondamentali per ridare dignità al settore.
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