La protesta in Georgia per l’integrazione europea
Irakli Kobakhidze ha annunciato l’interruzione del processo di integrazione europea il 30 novembre, scatenando proteste quotidiane in Georgia. I manifestanti chiedono il ritorno del Paese sulla giusta traiettoria, sottolineando l’importanza di entrare nell’Unione europea per avere alleati democratici contro l’influenza russa.
Le manifestazioni contro Sogno Georgiano
Elene Kokhreidze, attivista sociale, si unisce alle migliaia di georgiani in protesta contro Sogno Georgiano, il partito al potere dopo elezioni contestate. La richiesta principale è quella di nuove elezioni, giuste e trasparenti, per far valere la voce del popolo e evitare un governo de facto.
La situazione sul campo
Il premier Kobakhidze ha respinto la richiesta di nuove elezioni e la polizia ha iniziato a reprimere le proteste in modo più violento, utilizzando idranti e gas lacrimogeni. La presidente Zourabichvili è diventata il punto di riferimento dell’opposizione, impegnandosi per una soluzione pacifica e democratica alla crisi.
La lotta contro l’influenza russa
Secondo Kokhreidze, Sogno Georgiano adotta tattiche simili ai governi filo-russi, allontanandosi dall’Unione europea e danneggiando i rapporti con gli alleati democratici. È importante per l’opposizione restare unita contro questa minaccia e difendere la sovranità della Georgia.
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