Giuseppe Perricone, Segretario Regionale dell’UGL Salute di Pordenone, esprime forte preoccupazione per le condizioni del personale sanitario impiegato negli ospedali locali. In una recente dichiarazione, Perricone ha messo in luce la situazione critica che si sta aggravando, nonostante il quasi completamento del nuovo ospedale, che descrive come “uno specchietto per le allodole” utilizzato dalla classe politica e dai vertici aziendali dell’ASFO.
Ore di straordinario e carenze di personale
Il 2023 ha registrato un numero allarmante di ore di straordinario: ben 133.000. Questo dato, secondo il sindacalista, non solo conferma la cronica carenza di personale ma sottolinea anche la lentezza delle azioni intraprese per mitigare questa situazione critica. Le ripercussioni di questa mancanza sono tangibili sia nel sovraccarico di lavoro per gli attuali dipendenti sia nella qualità del servizio offerto ai cittadini.
Esternalizzazione dei servizi e rischi per i lavoratori
Perricone ha inoltre criticato la decisione di esternalizzare i centri prelievi della zona di Pordenone, definendola una “follia pura” che aumenterà i costi a carico dei cittadini, favorirendo gli interessi privati a scapito del servizio pubblico. Ha altresì evidenziato problemi di sicurezza per gli operatori del 118, citando un incidente specifico avvenuto il 25 aprile, quando una perdita d’acqua ha reso inagibili alcuni locali, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco.
Chiamata all’azione
Il segretario conclude con un appello accorato alla politica e ai vertici aziendali per un cambiamento immediato, minacciando di intraprendere azioni decise per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la sicurezza dei cittadini, qualora le richieste del sindacato rimangano inascoltate.
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