Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: un campanello d'allarme dal Veneto

Un'analisi allarmante sulla sicurezza nei luoghi di lavoroLa Fondazione Corazzin, centro studi di Cisl Veneto, ha presentato un'indagine che getta luce su una realtà preoccupante riguardante la salute...

13 marzo 2024 03:03
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: un campanello d'allarme dal Veneto -
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Un'analisi allarmante sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

La Fondazione Corazzin, centro studi di Cisl Veneto, ha presentato un'indagine che getta luce su una realtà preoccupante riguardante la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro in Veneto. Secondo i dati, 3,15 lavoratori ogni 100 hanno denunciato infortuni nel 2023, segnando un lieve calo rispetto all'anno precedente ma confermando una tendenza allarmante che persiste da un decennio. Ancora più grave è il dato sugli infortuni con esito mortale, che vede una maggiore incidenza tra gli occupati stranieri, la fascia d'età 55-64 anni, e nei settori delle costruzioni, trasporto, agricoltura e manifatturiero.

Le parole del Segretario Generale Cisl Veneto

Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, sottolinea il trend in calo degli infortuni ma critica la lentezza di questa diminuzione. "C'è un trend di calo, ma resta ancora troppo lento: serve cambiare il passo e invertire la rotta", dichiara Refosco, evidenziando la necessità di un'azione più decisa per contrastare efficacemente gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. L'aumento delle denunce di malattie professionali, secondo Refosco, indica una maggiore consapevolezza tra i lavoratori, frutto anche dell'azione informativa del sindacato.

Una fotografia dettagliata degli infortuni in Veneto

L'indagine di Fondazione Corazzin, basata sui dati Inail del 2023, evidenzia numeri che non possono lasciare indifferenti: 69.643 infortuni denunciati in Veneto, con 58.214 accaduti in occasione di lavoro. Un dato che, sebbene in calo del 17,67% rispetto al 2022, mostra una situazione di criticità persistente. Gli infortuni gravi, inoltre, risultano quasi il doppio rispetto a quelli mortali, evidenziando la gravità e l'impatto delle condizioni di lavoro sulla vita dei lavoratori.

Focus sui settori e categorie più a rischio

L'indagine mette in luce le categorie lavorative più esposte agli infortuni, con particolare attenzione ai settori delle costruzioni, trasporto, agricoltura e manifatturiero. La ricerca sottolinea anche l'importanza della formazione e della vigilanza, soprattutto per specifiche fasce d'età e lavoratori stranieri, al fine di ridurre significativamente gli infortuni e migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

L'indagine condotta dalla Fondazione Corazzin suona come un campanello d'allarme per la sicurezza nei luoghi di lavoro in Veneto. I dati evidenziano una situazione critica che richiede un'azione decisa e coordinata da parte di tutti gli attori coinvolti. La Cisl Veneto ribadisce l'importanza di intensificare gli sforzi in materia di prevenzione, formazione e consapevolezza, per garantire a tutti i lavoratori un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile invertire questa tendenza preoccupante e proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori veneti.

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