La condizione di chi è costretto a trascorrere le proprie giornate a letto, per malattie croniche o età avanzata, comporta la necessità di ausili sanitari essenziali per garantire un’adeguata assistenza domiciliare. Tra questi, il materasso antidecubito rappresenta un elemento fondamentale per prevenire le dolorose lesioni da decubito, conseguenza diretta di una prolungata immobilità.
La denuncia
Simona Liguori, consigliera del Patto-Civica FVG, ha portato all’attenzione del Consiglio Regionale la problematica dei ritardi nella consegna di questi ausili fondamentali. La segnalazione nasce dal crescente malcontento di famiglie che si trovano a fronteggiare l’odissea per l’ottenimento di materassi antidecubito, sollevatori e letti elettrici, strumenti indispensabili per l’assistenza dei malati a domicilio. La questione sollevata evidenzia una lacuna nel sistema di assistenza sanitaria regionale, dove l’accesso tempestivo a tali dispositivi dovrebbe essere garantito in vista della dimissione ospedaliera del paziente.
La risposta mancata dell’Assessorato alla Sanità
La consigliera Liguori ha sottolineato la mancata presenza in aula dell’Assessore alla Sanità, Riccardi, il quale non ha fornito una risposta diretta né ha delegato un collega di giunta per affrontare il problema. Questa assenza ha lasciato in sospeso le richieste di chiarimento sulle misure adottate per risolvere la criticità legata alla distribuzione degli ausili sanitari, un servizio considerato tra i livelli essenziali di assistenza.
La reazione delle famiglie
Di fronte a tali ritardi, molte famiglie si trovano costrette a sostenere personalmente l’onere economico per l’acquisto di materassi antidecubito o a ricorrere a soluzioni inadeguate e umilianti, come suggerito in maniera inappropriata, «di rivolgersi a un meccanico di biciclette per le riparazioni» – ha aggiunto Liguori. Queste situazioni non solo aggravano il carico emotivo e finanziario dei familiari dei pazienti, ma sollevano anche serie questioni riguardo alla dignità della persona assistita e alla qualità dell’assistenza sanitaria offerta.
Un appello per un cambiamento
L’esperienza dei malati a domicilio e delle loro famiglie richiama l’urgenza di una revisione delle politiche sanitarie regionali, per assicurare che l’assistenza domiciliare sia effettivamente supportata da servizi efficienti e rispettosi delle esigenze dei pazienti. La vicenda sollecita un intervento concreto delle istituzioni per garantire che nessun paziente debba più affrontare simili difficoltà nel ricevere cure adeguate nel proprio ambiente familiare.
Il video di Simona Liguori
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