MESTRE (VENEZIA) – Domenica sera, 23 marzo, tra via Aleardi e via Gozzi, i residenti hanno assistito a una rissa caratterizzata da spintoni, urla e pugni.
Gli abitanti del quartiere hanno allertato le forze dell’ordine. All’arrivo dei carabinieri, tuttavia, i gruppi coinvolti, composti principalmente da bengalesi, erano già scomparsi.
La preoccupazione della comunità bengalese a Mestre
Il vicepresidente del centro culturale di via Linghindal, Sharif Mirda, ha dichiarato: «Non è una questione legata alle moschee. Posso affermare con certezza che dal 2021, anno in cui è stato inaugurato il centro, la polizia ha effettuato costanti controlli, senza che si siano verificati disguidi significativi», spiega Mirda. Secondo lui, la causa della rissa non è da ricercare in conflitti legati alla vita quotidiana di Mestre, ma piuttosto in dissidi politici che affondano le radici nel paese d’origine, il Bangladesh. «Purtroppo, questi conflitti interni, che a volte arrivano da divisioni presenti nei villaggi del Bangladesh, si riflettono anche qui. Mestre non ha colpe», aggiunge.
Un comportamento dannoso che mina la convivenza pacifica
Mirda, che è anche padre e consigliere d’istituto alla scuola Cesare Battisti di Mestre, ha proseguito dicendo «Non voglio che i miei figli crescano in una città dove qualcuno non rispetta le regole. Queste scenate di violenza sono un segno di ignoranza e incapacità di discutere civilmente».
Secondo il vicepresidente, episodi come quello accaduto domenica non solo danneggiano l’immagine della comunità bengalese, ma creano disagi anche per l’intera città, compromettendo la convivenza pacifica tra i residenti.
La tranquillità del centro culturale
Mirda ha anche voluto ribadire che il centro culturale di via Linghindal, che ogni giorno accoglie numerosi fedeli, continua a svolgere le sue attività in totale tranquillità. «Ogni giorno almeno cento persone partecipano alle preghiere nel nostro centro. Preghiamo cinque volte al giorno e, in particolare, il venerdì è la giornata di maggiore affluenza», racconta. Inoltre, grazie alla presenza costante delle forze di polizia, la sicurezza è garantita e non ci sono stati incidenti all’interno del centro.