In un’epoca segnata da sfide senza precedenti, la comunità di Cervignano del Friuli si appresta a vivere un momento di profonda condivisione e rinascita culturale. Domani, domenica 18 febbraio, il Teatro Aurora diventerà lo scenario di un evento significativo, mirato a combattere gli effetti sociali lasciati in eredità dalla pandemia di Covid. Alle ore 17:30, “Fragili nuvole inquiete” non sarà solo uno spettacolo, ma un manifesto di resilienza e speranza.
Un evento costruito su solidi pilastri culturali e sociali
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’Università di Udine e il Ricreatorio San Michele Arcangelo, con il sostegno del Folk Club Buttrio, rappresenta un faro di luce nel tentativo di ridurre il disagio emotivo e ristabilire un tessuto comunitario fortemente intaccato dagli eventi recenti. Pier Luca Montessoro, cantautore e docente, insieme a Emanuele Battistella, neopresidente dell’Associazione e neo laureato in ingegneria elettronica, sono le figure chiave di questo incontro, simboli di un impegno condiviso verso la guarigione collettiva.
La musica come veicolo di unione e guarigione
Montessoro, attraverso la sua doppia veste di artista e accademico, porta in scena una dimensione dove musica e insegnamento si fondono, offrendo ai giovani, e non solo, uno spazio di espressione lontano dagli schermi e vicino al cuore. La scelta di rendere gratuito l’ingresso allo spettacolo ribadisce il messaggio di accessibilità e inclusione, elementi fondamentali per la ricostruzione di una comunità unita.
Il potere trasformativo dell’arte
L’evento si annuncia come un viaggio attraverso le emozioni e la cultura del Friuli, con brani che narrano storie di luoghi, persone e momenti, trasformando “Fragili nuvole inquiete” in un emblema di resilienza. L’accompagnamento musicale di artisti del calibro di Arno Barzan, Lorenzo Marcolina, Ermes Ghirardini e Francesca Smiraglia promette di arricchire l’esperienza, rendendola unica e indimenticabile.
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