L’assessore alla Salute interviene al Laboratorio regionale delle Reti cliniche Fvg
Udine, 7 aprile – In un’era in cui il tempo è un elemento cruciale, l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato l’importanza di affrontare con urgenza le necessarie riforme nel sistema sanitario pubblico. La mancanza di azioni tempestive potrebbe portare la Regione a trovarsi in una situazione senza possibilità di intervento, incapace di garantire la salute della popolazione in modo universale e gratuito. La sfida attuale consiste quindi in una trasformazione radicale e pronta.
Durante il suo intervento all’evento formativo e informativo “Laboratorio regionale delle Reti cliniche Fvg”, organizzato dall’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) presso l’hotel “Là di Moret” a Udine, l’assessore ha evidenziato le difficoltà che il servizio sanitario pubblico sta affrontando, con una spesa crescente e una frammentazione che mettono a dura prova il sistema. Ha sottolineato l’importanza di potenziare i servizi riabilitativi e post-acuzie di fronte alla mutata composizione demografica delle comunità.
Nel confronto interregionale sulla speranza di vita in buona salute alla nascita, il Friuli Venezia Giulia si trova leggermente sopra la media nazionale, con 59,1 anni di vita in buona salute rispetto ai 55,7 anni dell’Italia. Nonostante una speranza di vita complessiva alla nascita di circa 83 anni, in linea con la media nazionale, la differenza tra gli anni vissuti in salute e quelli vissuti con condizioni non ottimali è di 23,9 anni, evidenziando la necessità di politiche di prevenzione e promozione della salute, soprattutto per affrontare l’invecchiamento e le patologie croniche.
L’assessore ha ribadito l’importanza di coinvolgere direttamente le comunità professionali nelle riforme da attuare, per garantire un sistema sanitario pubblico orientato alla qualità del servizio anziché al mantenimento di un sistema inefficente per ragioni di consenso. Ha citato l’autonomia regionale e i modelli sanitari adottati da altre regioni, come Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, noti per la loro stabilità. Ha evidenziato l’aumento della spesa sanitaria nel Friuli Venezia Giulia, oltre il 5% rispetto al fondo sanitario nazionale, con costi del personale superiori alla media nazionale, indicando la necessità di interventi mirati per migliorare l’efficienza e ridurre la dispersione e frammentazione del sistema.
Infine, l’assessore ha sottolineato l’urgenza di agire immediatamente per rispondere in modo efficace alla legittima domanda di salute di tutti i cittadini.
ARC/PT/gg