Riapre il Sacrario di Oslavia a Gorizia: un simbolo della memoria storica della Grande Guerra

Riapertura del Sacrario di Oslavia a Gorizia, simbolo della Grande Guerra, con un importante restauro e un evento che celebra la memoria storica e la costruzione di un futuro di condivisione.

16 febbraio 2025 12:00
Riapre il Sacrario di Oslavia a Gorizia: un simbolo della memoria storica della Grande Guerra -
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Con una cerimonia solenne si è riaperto il Sacrario di Oslavia, un luogo simbolo della Grande Guerra, che custodisce le spoglie di oltre 57.000 caduti, molti dei quali sconosciuti. L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il ministro della Difesa Guido Crosetto, la medaglia d'oro al valor militare Paola Del Din, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, e il Capo di Stato maggiore della Difesa Luciano Portolano, insieme al sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e ad altri primi cittadini isontini.

Un luogo di memoria e riflessione

Sebastiano Callari, assessore regionale al Patrimonio, ha commentato l’importanza di questo momento, ricordando che la riapertura del Sacrario rappresenta un simbolo di condivisione e inclusione per la terra friulana. "Cerimonie come quella di oggi sono essenziali per rendere il ricordo propositivo, per costruire un futuro migliore", ha dichiarato Callari, sottolineando come il Sacrario di Oslavia sia un punto di partenza per riscoprire la nostra identità storica e per ricordare le sofferenze subite dal territorio durante la guerra. La riapertura di questo monumento coincide con il periodo in cui le città di Nova Gorica e Gorizia sono state designate Capitale europea della Cultura per il 2025, una coincidenza che aggiunge valore simbolico alla cerimonia.

Il restauro e il contributo della Regione

Il Sacrario di Oslavia, inaugurato nel 1938, ha recentemente subito un importante intervento di restauro volto a ripristinare e valorizzare questo sito storico. Il restauro, che ha visto il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia con un finanziamento di 50mila euro, ha riguardato diversi elementi, tra cui il cancello e la scalinata principale, chiusi da tempo, e la ristrutturazione della campana Chiara, che riprenderà a suonare dopo dieci anni. L’intervento ha anche incluso la conservazione di quattro pezzi di artiglieria esposti sul terrazzo del Sacrario e la piantumazione di alberi e aree verdi, a cura degli studenti dell’Istituto tecnico agrario "Brignoli" di Gradisca d'Isonzo.

Il significato del Sacrario

Il Sacrario di Oslavia, situato sul Monte Calvario, è il luogo che custodisce i resti di 57.000 caduti della Prima Guerra Mondiale, tra cui 37.000 ignoti. Tra i soldati sepolti vi sono principalmente italiani, ma anche 539 austro-ungarici, segno delle grandi perdite umane e della tragicità del conflitto. La riapertura del Sacrario non solo offre un momento di riflessione sulla storia, ma stimola anche una rinnovata attenzione verso il valore della memoria storica e del rispetto reciproco, contribuendo a rafforzare il legame tra le comunità di Gorizia e Nova Gorica.

La cerimonia di riapertura

La cerimonia di riapertura si è conclusa con una funzione religiosa e la visita all'ossario, che ha permesso ai partecipanti di rendere omaggio a chi ha sacrificato la propria vita durante il conflitto. Questo evento è stato organizzato dal Comando militare Esercito Friuli Venezia Giulia, a testimonianza dell’importanza di custodire la memoria e di trasmettere alle nuove generazioni il valore della pace e della condivisione.

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