La Regione del Friuli Venezia Giulia condanna l’atteggiamento di Flex e FairCap
Manca un piano industriale da FairCap: la collaborazione istituzionale è compromessa
Nel corso della riunione del tavolo di crisi per la Flextronics di Trieste, convocato a Roma dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione del Friuli Venezia Giulia ha espresso la propria condanna nei confronti di Flex e FairCap. Gli assessori regionali alle Attività produttive e al Lavoro hanno sottolineato che mancano le condizioni per instaurare qualsiasi tipo di collaborazione istituzionale a causa dell’assenza di un piano industriale da parte di FairCap. L’azienda ha deluso le aspettative, dimostrando inadeguatezza e disinteresse per i lavoratori, le loro famiglie e l’intero territorio.
Preoccupazione per il futuro dello stabilimento e dei lavoratori
L’assessore Sergio Emidio Bini ha evidenziato la preoccupazione per l’assenza di chiarezza sulle motivazioni dell’acquisto dello stabilimento da parte di FairCap e sugli obiettivi futuri. La Regione ha ribadito l’importanza del mantenimento occupazionale e della produzione industriale dello stabilimento, ma la nuova proprietà non ha fornito rassicurazioni né dati concreti. La mancanza di una strategia chiara per garantire l’occupazione dei 347 lavoratori è motivo di grande preoccupazione.
La Regione difenderà i lavoratori con determinazione
L’assessore al Lavoro Alessia Rosolen ha confermato che la Regione, insieme al Ministero e alle organizzazioni sindacali, farà tutto il possibile per contrastare un’operazione che mette a rischio centinaia di famiglie. Flex e FairCap hanno commesso errori nei tempi, nei modi e nelle scelte, ma la determinazione nel difendere i lavoratori sarà indomabile. La prossima riunione del tavolo di crisi ministeriale è prevista per il 26 febbraio.