Raid aerei su Sana'a e Hodeida: tensione in Yemen e Gaza
Raid aerei sulla capitale yemenita Sana'a e sulla città portuale di Hodeida Recentemente, sono stati segnalati raid aerei sulla capitale yemenita Sana'a e sulla città portuale di Hodeida, entrambe...
Raid aerei sulla capitale yemenita Sana'a e sulla città portuale di Hodeida
Recentemente, sono stati segnalati raid aerei sulla capitale yemenita Sana'a e sulla città portuale di Hodeida, entrambe sotto il controllo degli Houthi da oltre dieci anni. Secondo fonti yemenite e israeliane, Sky News Arabia ha riportato un'operazione congiunta condotta dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, che ha comportato ben 30 raid su entrambe le città menzionate.
Katz ordina alle Idf di preparare un piano per la sconfitta completa di Hamas
Nel frattempo, i raid israeliani sulla Striscia di Gaza continuano senza sosta. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha comunicato di aver dato disposizioni alle Idf di sviluppare un piano che porti alla completa sconfitta di Hamas a Gaza nel caso in cui non venga raggiunto un accordo sugli ostaggi prima dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Katz ha dichiarato che, in mancanza di tale accordo, si verificherà una sconfitta totale di Hamas a Gaza. Il ministro ha enfatizzato l'importanza di non essere coinvolti in una guerra di logoramento che potrebbe comportare costi elevati senza garantire una vittoria strategica completa contro Hamas.
Katz ha sottolineato che il rilascio degli ostaggi rimane una priorità assoluta per l'apparato di difesa, e che occorre fare tutto il possibile per garantire il loro ritorno in sicurezza. Ha ribadito che non bisogna lasciarsi coinvolgere in una guerra di logoramento contro Hamas, specialmente considerando che gli ostaggi sono ancora detenuti in pericolo nei tunnel.
Studio pubblicato su The Lancet rivela sottostima delle vittime a Gaza
Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet ha rivelato che il conteggio ufficiale palestinese delle vittime dirette nel conflitto tra Israele e Hamas potrebbe essere sottostimato del 41%. Secondo la ricerca condotta dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine, dalla Yale University e da altre istituzioni, si stima che vi siano stati circa 64.260 decessi a causa di lesioni traumatiche nei primi 9 mesi di guerra, un incremento del 41% rispetto ai dati ufficiali del Ministero della Salute palestinese.
Lo studio ha evidenziato che la maggior parte delle vittime (59,1%) erano donne, bambini e anziani. Non sono state fornite stime riguardanti i combattenti palestinesi tra i morti.
Situazione sanitaria disperata a Gaza, secondo l'Oms
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che la situazione sanitaria a Gaza sta peggiorando drasticamente. L'ospedale Al-Awda, ultimo rimasto operativo nel nord di Gaza, versa in una condizione critica a causa della carenza di carburante e forniture mediche essenziali. L'Oms ha lavorato per raggiungere l'ospedale e valutare la situazione dell'ospedale Kamal Adwan, che è attualmente non funzionante a causa di strade danneggiate e facilitazioni insufficienti.
L'Oms ha chiesto urgentemente un intervento per rendere le strade percorribili e facilitare l'accesso all'ospedale Al-Awda, al fine di garantirne la continuità operativa. La situazione a Gaza è definita come disperata, con il settore sanitario in grave difficoltà a causa delle carenze di forniture mediche, attrezzature e personale specializzato. Gli ospedali sono descritti come campi di battaglia, privando i pazienti delle cure salvavita necessarie.
L'Oms e i suoi partner stanno facendo il possibile per mantenere operativi gli ospedali e i servizi sanitari, ma chiedono un aumento del flusso di aiuti e un cessate il fuoco urgente e duraturo per garantire la protezione dell'assistenza sanitaria e il benessere della popolazione civile a Gaza.