TREVISO – Sabato 1° marzo, i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde – AVS) hanno guidato un partecipato flashmob in alcune delle principali arterie di Treviso per denunciare il crescente consumo di suolo nella Marca trevigiana. L’evento si è svolto tra Viale Appiani, Viale della Repubblica e Viale Europa, con la partecipazione di militanti di Europa Verde, Sinistra Italiana, numerosi cittadini e Giulia Princivalli, segretaria provinciale di Sinistra Italiana – AVS.
Il consumo di suolo a Treviso
Durante il flashmob, i consiglieri hanno evidenziato numerosi progetti edilizi in corso, che rischiano di cambiare radicalmente il volto della città e della provincia. Tra i più emblematici, il nuovo supermercato Alì, dove le ruspe sono già all’opera dal 11 febbraio su un’area di 5.000 mq tra Via Appiani e Viale Repubblica, e la lottizzazione Kolbe, che prevede un nuovo centro commerciale di 1.500 mq su un’area di 32.000 mq.
I principali progetti edilizi in corso
I consiglieri hanno fornito una lista dettagliata dei principali interventi edilizi che stanno modificando il panorama urbano e rurale di Treviso:
- Supermercato Alì (Strada Ovest): ruspe già attive su un’area di 5.000 mq.
- Lottizzazione Kolbe (Strada Ovest): nuovo supermercato da 1.500 mq su 32.000 mq.
- Piano Cattaneo Stiore: nuova zona commerciale da 20.000 mq tra il Cavalcavia e Via Cattaneo.
- Progetti residenziali e commerciali: da Madonnina a Sant’Antonino 1, fino ai poli logistici e centri direzionali in diversi comuni.
L’invito a fermare il consumo di suolo
Zanoni e Masolo hanno ribadito l’assurdità di questi interventi, considerando che in Veneto ci sono già 11.000 capannoni vuoti e 495.000 case sfitte. I due consiglieri si sono impegnati a lavorare in Consiglio regionale per migliorare il progetto di legge 244, che unifica la legge urbanistica del 2004 con altre normative sul consumo di suolo e il piano casa. In caso di mancata modifica del testo, i consiglieri sono pronti a presentare centinaia di emendamenti.
Le critiche al sindaco di Treviso, Mario Conte
Un altro punto della protesta è stato l’attacco al sindaco di Treviso, Mario Conte, accusato di non prendersi la responsabilità della situazione attuale. I consiglieri ricordano che nel 2017 Conte non mosse un dito contro la legge regionale sul consumo di suolo che, secondo loro, ha reso inefficaci molte misure di protezione ambientale, permettendo alla speculazione edilizia di prosperare.
La difesa del suolo: “Non è merce, è vita”
“Il suolo non è una merce, è vita che respira sotto i nostri piedi”, concludono Zanoni e Masolo. “Ogni metro quadro di cemento è un metro quadro di futuro che stiamo sottraendo ai nostri figli, nipoti e alle nuove generazioni. Quelli che chiamano ‘diritti acquisiti’ sono in realtà diritti rubati al futuro.”