Donald Trump rischiava la condanna se non avesse vinto le elezioni presidenziali del 2020
Secondo il procuratore speciale incaricato di due procedimenti federali contro Donald Trump, il tycoon avrebbe dovuto affrontare una condanna per i reati commessi nel tentativo di restare al potere nel 2020 se non fosse stato rieletto presidente. Il rapporto pubblicato oggi include una conclusione che è emersa dopo una rapida battaglia legale avviata da Trump e dai suoi coimputati per evitare la divulgazione completa della documentazione.
Le dimissioni del procuratore Smith e la sua decisione di archiviare le accuse contro Trump
Il procuratore Smith, dimessosi per evitare il licenziamento, ha dettagliato la sua richiesta di archiviare le accuse contro Trump dopo la sua rielezione, sostenendo che aveva sufficienti prove per condannare il presidente in carica. L’intervento del giudice Aileen Cannon ha permesso la pubblicazione di parte del rapporto, ma non del secondo volume che riguardava l’azione legale contro Trump per la detenzione di documenti riservati.
Le difese di Smith e le accuse di Trump
Nel rapporto, Smith difende la sua indagine su Trump, assicurando che le sue decisioni sono state indipendenti da interferenze politiche e che avrebbe ottenuto una condanna se gli fosse stato permesso di procedere. L’ex procuratore ha anche respinto le accuse di Trump, sostenendo che la sua decisione di perseguire il presidente è stata personale e non influenzata da attori politici esterni.
Il rapporto che accusa Trump di sovversione elettorale
Il rapporto redatto dal team di Smith afferma che Trump ha cercato di sovvertire la volontà popolare e di rovesciare i risultati delle elezioni del 2020. Esso fornisce dettagli sulle azioni del presidente, inclusa la pressione su funzionari statali e sul vicepresidente Mike Pence, nonché sull’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti da parte dei sostenitori di Trump il 6 gennaio.
Le reazioni di Trump e il suo attacco a Smith
Trump ha risposto alle accuse di Smith attaccandolo pubblicamente sul suo social Truth, definendolo un procuratore squilibrato e sostenendo di aver vinto le elezioni in modo schiacciante. Il presidente eletto ha ribadito che gli elettori si sono pronunciati a suo favore.