Trionfo alla Scala: dodici minuti di applausi per ‘La forza del destino’ di Verdi
La Prima alla Scala di Milano si conclude con dodici minuti di applausi, fiori giù dal loggione e tutti in piedi ad applaudire. Nonostante qualche piccolo incidente di scena, il pubblico premia ‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi, che inaugura la stagione lirica 2024-25, diretta dal maestro Riccardo Chailly e con una straordinaria Anna Netrebko.
Protesta e inni alla pace: le due facce della Prima
Mentre all’interno del teatro si innalza l’inno alla pace, all’esterno va in scena la protesta. Manifestanti lanciano petardi e fumogeni per dire no alla guerra, in un momento storico segnato da conflitti. Personalità come Alessio Boni e Pierfrancesco Favino riflettono sul tema della pace e della guerra, sottolineando l’importanza della cultura nel promuovere la diversità e la comprensione.
Trionfo e polemiche per ‘La forza del destino’
‘La forza del destino’ vede un cast d’eccezione guidato da Anna Netrebko e accolto con applausi a scena aperta. Non mancano polemiche e proteste accese sin dal mattino, ma la profonda storia melodrammatica ambientata in Spagna cattura l’attenzione del pubblico. Il regista Leo Muscato trasmette un messaggio pacifista attraverso una scenografia suggestiva e costumi fedeli all’epoca.
Ospiti illustri e eleganza alla Scala
Numerose personalità del mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura partecipano alla Prima, tra cui leggende viventi della lirica come Placido Domingo e José Carreras. L’evento è contraddistinto dall’eleganza degli ospiti, come il ballerino Roberto Bolle e il giornalista Roberto D’Agostino. Il sovrintendente Dominique Meyer esprime la speranza di vedere il pubblico uscire con un sorriso, e sembra che l’obiettivo sia stato raggiunto.
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