Ottobre è il mese simbolo della prevenzione del tumore alla mammella, una patologia che, ogni anno, registra circa 1300 nuovi casi in Friuli Venezia Giulia. Questo tipo di tumore, se diagnosticato in tempo, offre buone possibilità di guarigione. È proprio per questa ragione che è fondamentale promuovere le campagne di screening regionali e fornire un adeguato supporto psicologico a chi si trova a dover affrontare le cure necessarie. La consigliera regionale Simona Liguori, del gruppo Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, sottolinea l’importanza di queste iniziative.
L’importanza della prevenzione e delle cure
“La prevenzione – spiega Liguori, medico oncologo di professione – contribuisce in modo significativo all’aumento dei casi diagnosticati in fase precoce. Tuttavia, è fondamentale non dimenticare l’importanza delle cure e delle terapie. Queste ultime possono influire notevolmente sulla qualità della vita dei pazienti, e uno degli effetti collaterali più comuni è la caduta dei capelli. Questo porta spesso i malati a cercare soluzioni estetiche che li aiutino a gestire le emozioni legate alla perdita durante la chemioterapia”.
Contributo per l’acquisto di parrucche
In un contesto di sostegno, la consigliera Liguori informa che i cittadini residenti in Fvg che soffrono di alopecia a seguito di chemioterapia e radioterapia, indipendentemente dalla patologia tumorale, possono richiedere un contributo fino a 400 euro IVA inclusa, come stabilito dal decreto della Giunta 771 del 21 maggio 2021. Per l’anno in corso, lo stanziamento è stato di 100mila euro, cifra che sarebbe sufficiente a coprire circa 250 richieste. Tuttavia, sembra che le domande presentate non siano state così numerose come ci si sarebbe aspettati.
Necessità di una campagna informativa
“Probabilmente questa opportunità non è così nota – continua Liguori – ed è per questo che riteniamo fondamentale che la Regione diffonda ampiamente le modalità di accesso a questo servizio. Una campagna informativa mirata potrebbe coinvolgere medici di famiglia, farmacisti, assistenti sociali, specialisti ospedalieri, servizi distrettuali e associazioni di volontariato, molte delle quali già forniscono supporto per l’acquisto di parrucche”.
Proposte bocciate e futuro del supporto
“In occasione del mini assestamento di bilancio approvato dal Consiglio – accusa la consigliera – abbiamo avanzato una proposta, ma è stata bocciata dalla Maggioranza di centrodestra in modo strumentale e miope. Vorrà dire che ci penseremo da soli e, con l’aiuto di tante brave persone di buona volontà, promuoveremo la conoscenza del contributo regionale per tutte quelle persone che hanno perso i capelli a causa di un cancro e che hanno diritto a una vita normale, anche attraverso l’uso di parrucche adeguate alla loro fisionomia”.
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