Il meeting nazionale intitolato “Università laboratorio di speranza”, promosso dall’Università Cattolica di Milano, si terrà a Paestum dal 4 al 6 aprile 2025. L’evento riunirà una delegazione di studenti, docenti e operatori dell’Ateneo per fare il punto sui temi legati al futuro dei giovani e sugli scenari che li attendono. Una delle sessioni più attese vedrà protagonista Michela Zin, direttrice di Fondazione Pordenonelegge, che interverrà nella serata di venerdì 4 aprile sul tema “Pianificare un evento e valorizzare un territorio”.
Il caso Pordenonelegge come esempio di progettazione culturale
Nel corso della serata, Michela Zin presenterà il “caso” pordenonelegge come buona pratica nazionale nel campo della progettazione culturale. La Festa del libro e della libertà di Pordenone, che ha saputo radicare e valorizzare il proprio patrimonio culturale, sarà raccontata come esempio di valorizzazione del territorio, con uno sguardo non solo sul festival stesso ma anche sulla città di Pordenone e sul comprensorio circostante. Un’area che ha saputo fare squadra e, recentemente, è stata proclamata Capitale italiana della Cultura 2027.
Michela Zin sottolinea: «Poter raccontare l’esperienza di pordenonelegge di fronte a una platea di operatori e delegati dell’Università Cattolica, ma anche di studenti, è un’opportunità importante. Significa trasmettere il valore della cultura come volano di sviluppo alle generazioni future. La cultura è il nostro strumento di crescita, come dimostra anche la nostra costante attenzione ai giovani, con i quali collaboriamo in progetti e iniziative, anche in partnership con scuole e istituti, come il Liceo Leopardi – Majorana e l’Istituto Giuseppe Toniolo che collabora proprio a Paestum».
La crescita dei giovani attraverso esperienze condivise
Un punto fondamentale del suo intervento sarà l’importanza di coinvolgere i giovani nella progettazione e realizzazione di eventi culturali. In particolare, pordenonelegge ha sempre visto nei giovani “Angeli” della manifestazione una risorsa imprescindibile per la crescita, in quanto permettono non solo di condividere il lavoro, ma anche di sviluppare competenze personali e professionali attraverso esperienze concrete e coinvolgenti.
«A Paestum, porterò quindi una storia di successo e un diario di come siamo riusciti a fare rete sul territorio, unendo attori culturali, economici e istituzionali intorno alla Camera di Commercio e, successivamente, alla Fondazione Pordenonelegge. La cultura, come valore comune e risorsa per la comunità, è stata il nostro motore», conclude Michela Zin.