PORDENONE – Il Consiglio delle autonomie locali di Pordenone ha dato il via libera a un provvedimento volto a snellire e velocizzare le procedure per l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al Piano paesaggistico regionale (Ppr). L’obiettivo è ridurre i tempi burocratici e facilitare l’iter amministrativo, soprattutto per quanto riguarda la collaborazione con la Soprintendenza, spesso causa di rallentamenti significativi.
Nuove tempistiche per la conferenza di servizi paesaggistica
Secondo quanto illustrato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, una delle modifiche principali riguarda l’introduzione di un termine di 45 giorni per la sottoscrizione del verbale della Conferenza di servizi paesaggistica. Attualmente, i tempi di attesa si aggirano tra i 4 e i 5 mesi, causando ritardi nella conformazione dei piani regolatori comunali al Ppr.
L’obiettivo della nuova norma è quindi quello di ridurre drasticamente i tempi di approvazione, consentendo ai Comuni di procedere più rapidamente. Inoltre, è in fase di studio un’ulteriore modifica che permetterebbe di sottoscrivere il verbale contestualmente alla chiusura della conferenza dei servizi, evitando ulteriori dilazioni.
Eliminazione del rapporto ambientale di Vas
Un’altra importante novità riguarda l’eliminazione del Rapporto ambientale di Vas dalla documentazione tecnica richiesta per la conformazione o l’adeguamento al Ppr. Questo significa che, nell’ambito della conferenza dei servizi, non sarà più necessario allegare questa relazione, che spesso rappresentava un ulteriore ostacolo burocratico.
Lo stesso principio verrà applicato anche alla relazione di coerenza per le varianti urbanistiche che non interessano i beni paesaggistici. Questa scelta è stata presa con l’intento di garantire maggiore autonomia alle amministrazioni locali e ridurre i passaggi tecnici superflui.
Cresce il numero di Comuni conformati
L’assessore ha infine sottolineato i risultati ottenuti dall’approvazione della legge regionale n. 2 del 2024. Un anno fa i Comuni conformati erano solo 5, mentre oggi si è arrivati a 43, sommando quelli già adeguati e quelli che hanno concluso l’iter della conferenza dei servizi con la sottoscrizione del verbale.
L’obiettivo dell’Amministrazione regionale è incrementare ulteriormente questo numero, semplificando le procedure e garantendo una maggiore efficienza nel rapporto tra Comuni e Soprintendenza, nonché agevolare i Comuni nella pianificazione dello sviluppo del territorio.