Nella sua terza giornata, il Pordenone Docs Fest si conferma punto di riferimento nazionale per gli appassionati di cinema documentario, offrendo una programmazione ricca e variegata. Venerdì 12 aprile, il festival presenta due incredibili storie al femminile che arrivano sul grande schermo di Cinemazero in anteprima nazionale, arricchite da incontri con protagonisti e esperti del settore.
Un Viaggio tra Arte e Sport
Alle 16:00, “Alreadymade” di Barbara Visser esplora la controversa storia di “Fountain”, un orinatoio diventato icona dell’arte moderna, attribuita forse erroneamente a Marcel Duchamp anziché all’artista dadaista Elsa von Freytag-Loringhoven. Un incontro con la regista Barbara Visser offrirà ulteriori spunti su questo affascinante mistero artistico.
Successivamente, alle 17:45, “Copa 71” rievoca il primo torneo mondiale di calcio femminile ufficioso del 1971, un evento rimasto ai margini della storia sportiva ufficiale. La presenza della calciatrice Elena Schiavo, tra le protagoniste del documentario, e di Dario Saltari, caporedattore di Ultimo Uomo, promette un’approfondita riflessione sul significato dello sport femminile e sulla sua storia.
Il Conflitto Israelo-Palestinese sotto una Nuova Luce
La serata prosegue alle 21:00 con “Mourning in Lod” di Hilla Medalia, un’immersione nel microcosmo di Lod/Lydd, città mista israeliano-palestinese. Il documentario racconta una storia di speranza e di superamento dei conflitti attraverso il gesto d’amore tra due famiglie, una israeliana e una palestinese. Intervengono la produttrice Rotem Heyman e Simonetta Gola di Emergency, per una discussione sul potere delle scelte individuali di fronte alla violenza.
Retrospettiva Franco Basaglia e Sguardo sulla Russia di Putin
Alle 16:00, nell’ambito della retrospettiva dedicata a Franco Basaglia, sarà proiettato “Nessuno o tutti: Matti da slegare”, con interventi di importanti figure del campo della salute mentale.
Alle 17:30, “How to Save a Dead Friend” di Marusya Syroechkovskaya offre uno sguardo disperato ma necessario sulla generazione perduta della Russia di Putin, esplorando temi di depressione e speranza in una società oppressiva.
Focus sul Documentario Italiano e Workshop Innovativi
Il festival non trascura il documentario italiano con la sezione “Italian Doc, Future!” e presenta progetti che esplorano tematiche sociali urgenti, come il fenomeno migratorio, attraverso le lenti di registi impegnati. Inoltre, workshop e masterclass arricchiranno l’offerta formativa del festival, coinvolgendo il pubblico in attività creative e riflessive.