Anche quest’anno, Legambiente premia Pordenone e i suoi cittadini per le buone pratiche ambientali, collocandola tra le città di vertice nella classifica di sostenibilità ambientale. La classifica si basa su 20 parametri misurati dai dati comunali relativi al 2023, in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.
Posizione in classifica
Dopo aver ottenuto il settimo posto nel 2022 e il terzo nel 2023, Pordenone si posiziona quest’anno al quarto posto su 106 città capoluogo, subito dopo Reggio Emilia, Trento e Parma. Questo risultato la rende la seconda città più green del Triveneto e la prima in Friuli Venezia Giulia.
Politiche ambientali efficaci
L’assessore all’Ambiente, Mattia Tirelli, ha evidenziato che le politiche adottate dall’Amministrazione comunale hanno contribuito a mantenere Pordenone ai vertici della classifica. I punti di forza includono l’uso efficiente del suolo, gli investimenti nel sistema fognario e nell’acquedotto, la diminuzione pro capite dei rifiuti, le opere di mitigazione del rischio idraulico e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.
Performance e margini di miglioramento
I dati sulla sostenibilità ambientale mostrano una città in salute con politiche green ben strutturate. Rispetto al rapporto 2023, i dati sulla mobilità sono rimasti stabili, ma è cresciuta la qualità dell’aria e migliorato l’uso efficiente del suolo. Pordenone è stata premiata per le politiche di limitazione del consumo di suolo e per la gestione idrica, grazie a investimenti significativi per la riqualificazione della rete del sottosuolo.
Impegno per il futuro
Il vice sindaco, Alberto Parigi, ha sottolineato che il merito di questo riconoscimento va a tutti i cittadini. La graduatoria di Legambiente e Il Sole 24 Ore misura le performance ambientali in sei aree: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia. Nonostante le oscillazioni della “pagella ambientale”, Pordenone continua a mantenere una posizione di rilievo.
Tuttavia, un cambiamento nei parametri ISTAT ha influito sulla comunicazione delle aree verdi, penalizzando città virtuose come Pordenone rispetto ad altre che non hanno effettuato un censimento arboreo accurato. Nonostante ciò, il patrimonio arboreo è destinato a crescere, con previsioni per il 2025 che includono un aumento delle aree verdi accessibili ai cittadini.