Nella busta paga di maggio i circa 280 dipendenti del Policlinico Città di Udine troveranno tutti i mancati aumenti accumulati da luglio 2021 e il nuovo stipendio, la cui retribuzione sarà d’ora in poi comprensiva anche della maggiorazione a carico della Regione, determinata dall’accordo triennale sottoscritto un anno fa.
È stato firmato oggi l’accordo annuale tra l’Azienda Sanitaria e le strutture private accreditate sul territorio che dà applicazione alla progettualità per il recupero delle fughe dei pazienti nelle altre regioni. A fronte dell’accordo triennale, infatti, quello sottoscritto annualmente identifica in maniera puntuale obiettivi e attività in modo che l’operatività delle strutture sia tarata in base alle esigenze del territorio: a causa della più lunga trattativa su questo accordo, si è maturato il ritardo nell’erogazione dell’aumento di salario che va versato al 50% da Regione e dalla struttura privata.
L’incremento medio di stipendio previsto dal rinnovo del CCNL è di circa 130 euro lordi al mese: l’importo degli arretrati nella busta paga di maggio ammonterà quindi, in media, a circa 650 euro, a cui vanno aggiunti anche ulteriori 500 euro, erogazione della seconda parte dell’una tantum per il rinnovo contrattuale.
“Finalmente, grazie al lavoro in sinergia con la Regione, il Policlinico è in grado di garantire la concreta applicazione dell’accordo triennale – commenta il presidente e amministratore delegato Claudio Riccobon – è davvero con grande soddisfazione che vediamo compiuto il percorso per riconoscere ai lavoratori il completo incremento dei compensi previsto dal rinnovo contrattuale che era stato legittimamente sollecitato dalle organizzazioni sindacali all’inizio del mese scorso. Ci tengo a sottolineare che questo aumento salariale non è solo dovuto, ma assolutamente meritato dal nostro personale per il grande impegno, la dedizione e la professionalità dimostrate in questi anni particolarmente difficili. Per di più, si tratta di un rinnovo contrattuale atteso da molto tempo da tutto il comparto”.
L’accordo firmato con la Regione FVG ha come obiettivo il rallentamento dell’esodo dei pazienti verso le regioni limitrofe, in particolare per gli interventi ortopedici (protesi in primis, ma non solo), risonanze magnetiche e tac e per la riabilitazione post-chirurgica.