Il Qatar sospende la mediazione tra Israele e Hamas
Il Qatar ha confermato di aver interrotto la sua mediazione tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Il ministero degli Esteri del Qatar ha dichiarato che riprenderà i suoi sforzi con i partner solo quando le parti dimostreranno la volontà e serietà necessarie per porre fine alla guerra e alle sofferenze dei civili a Gaza.
La situazione della sede di Hamas a Doha
Il Qatar ha dichiarato che la sede di Hamas a Doha non ha più ragione di esistere e ha avvisato che non accetterà il ricatto nella mediazione. Il Qatar ha comunicato sia ad Israele che ad Hamas che, in assenza di negoziati onesti, non potrà più svolgere il ruolo di mediatore. Di conseguenza, l’ufficio politico di Hamas a Doha non sarà più operativo.
La risposta di Hamas
Hamas ha precisato di non aver ricevuto alcuna richiesta di abbandonare il Qatar. Un funzionario del movimento ha dichiarato che non ci sono conferme riguardo alla notizia della chiusura dell’ufficio di Hamas a Doha.
La notizia che circolava da tempo
Nei giorni precedenti, alti funzionari USA avevano annunciato che il Qatar aveva chiesto ad Hamas di chiudere la sua sede. Nonostante questo, gli Stati Uniti avevano deciso di non richiedere al Qatar di chiudere l’ufficio di Hamas, ritenendolo importante per le trattative sul cessate il fuoco.
Le famiglie degli ostaggi ricordano 400 giorni di prigionia a Gaza
Le famiglie degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri da Hamas a Gaza hanno commemorato i 400 giorni di detenzione. Numerose persone si sono radunate per chiedere il rilascio degli ostaggi e protestare contro la gestione del caso da parte del governo israeliano.
Stime sugli ostaggi in vita
Secondo l’intelligence israeliana, su 101 ostaggi a Gaza, solo 51 sarebbero ancora vivi. Hamas ha dichiarato che alcuni ostaggi sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani a Gaza.
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