In un mondo sempre più connesso grazie all’avvento del digitale, poter avere traccia e dare valenza giuridica ai propri atti in rete diventa un aspetto cruciale per attestare la veridicità delle proprie azioni. I professionisti e le imprese lo sanno bene. Sul web, così come nella realtà, è necessario in presenza di movimenti e transazioni importanti poter dare prova in maniera legale di ciò che si sta compiendo. È in questo frangente che si affermano strumenti come la Posta Elettronica Certificata e la firma digitale che, pur apparendo simili nelle intenzioni, differiscono applicativamente in maniera molto considerevole.
La posta elettronica certificata, o PEC, consente di inviare e ricevere mail certificate, fornendo una prova di avvenuta consegna e ricezione. Questo tipo di comunicazione è molto utilizzato nella gestione di pratiche burocratiche e per questo motivo molte organizzazioni ne fanno uso. Se si è alla ricerca di questo servizio, una soluzione interessante può essere quella offerta da letterasenzabusta.com, uno dei provider più noti nel settore, in cui è possibile attivare una posta elettronica certificata gratis senza dover sottoscrivere alcun tipo di abbonamento.
Per ciò che concerne, invece, la firma digitale, essa è un particolare tipo di firma elettronica che si basa, sostanzialmente, su un fitto sistema di chiavi e algoritmi informatici. Se volessimo paragonarla alla cosa più vicina a cui corrisponde nella nostra realtà materiale, potremmo accostarla senza alcuna ombra di dubbio alla firma autografa e alla sua medesima valenza. Vedendo il concetto in maniera più semplice, possiamo affermare che la firma digitale sia un codice associato in maniera univoca ad un documento digitale, allo scopo di renderlo legalmente valido. Una volta apposta, infatti, la firma digitale definisce il documento autentico, integro e non ripudiabile.
A cosa servono la Posta Elettronica Certificata e la firma digitale?
Quando si parla di Posta Elettronica Certificata ci si riferisce ad un sistema con il quale si attestano l’invio e la consegna di determinate comunicazioni a mezzo e-mail. LaPEC si rivela obbligatoria per legge per le aziende, i liberi professionisti e le Pubbliche Amministrazioni, ma a dire la verità, sta cominciando ad essere sempre più importante anche per i privati cittadini, viste le specifiche che presenta e che la rendono pratica, sicura e performante.
Comparata ad una più classica raccomandata con ricevuta di ritorno, infatti, la PEC è più veloce, quasi immediata, vista la semplicità assoluta della sua spedizione e le interfacce delle caselle che sono praticamente identiche a quelle delle normali caselle e-mail. La PEC costituisce prova di invio e di consegna delle ricevute, tornando utile in caso di contenzioso.
Per quanto riguarda la firma digitale, invece, essa attesta l’autenticità di un documento non materiale. Questa tipologia di firma autografa virtuale è la sostituta di quella che si appone, generalmente, sui documenti cartacei. È possibile firmare digitalmente documenti in PDF in modo da renderli unici e autentici in termini legali.
Quando servono?
Gli utenti si servono della PEC ogni qualvolta devono inviare dei documenti per cui necessitano una prova di invio e una conferma di ricezione. L’invio della PEC genera dei pacchetti dati che presentano delle informazioni utili ad attestare l’avvenuta spedizione e la successiva consegna. Queste informazioni sono certificate e acquisiscono validità legale.
La firma digitale, invece, si utilizza per dare il massimo valore legale ad un documento informatico, come ad esempio un PDF. Essa può essere apposta sui contratti, moduli, autorizzazioni e accettazioni di acquisto, oltre che per la firma dei bilanci e i documenti fiscali. La firma digitale è legalmente valida per l’attestazione dell’autenticità di un documento informatico.