UDINE, 19 ottobre 2024 – Nella sala della circoscrizione di Cussignacco, giovedì 17 ottobre, si è tenuta una partecipata presentazione del percorso congressuale del Patto per l’Autonomia, in preparazione dell’incontro finale che si svolgerà il prossimo 30 novembre a Palmanova. Questo evento rappresenta la conclusione di una serie di incontri territoriali che hanno coinvolto diverse località della regione.
Un percorso di partecipazione
L’incontro di Udine ha seguito eventi simili già svolti a Gorizia, Lusevera, Gemona, e sarà accompagnato da ulteriori riunioni in altre aree, dalla Carnia a Trieste. L’obiettivo è coinvolgere non solo i membri del partito, ma anche un’ampia gamma di soggetti civici con cui il Patto collabora da tempo, proponendo la creazione di una rete federativa che unisca le esperienze civiche e autonomiste. Questo approccio si ispira all’esperienza delle ultime elezioni regionali, che hanno portato all’elezione di cinque consiglieri regionali.
Rappresentanza civica a Cussignacco
All’incontro di Cussignacco erano presenti numerosi rappresentanti delle realtà civiche udinesi che fanno parte della maggioranza in Consiglio comunale. Tra questi, oltre ai consiglieri comunali Stefania Garlatti-Costa e Lorenzo Croattini, era presente anche l’assessore Federico Pirone, il quale ha ufficializzato il suo impegno con il Patto: “Credo sia indispensabile lavorare al radicamento di un soggetto politico territoriale, che interpreti l’Autonomia con una lettura europeista e valorizzi le diversità delle nostre comunità.”
Importanza dell’incontro e del ruolo di Udine
Massimo Brianese, coordinatore cittadino del Patto, ha sottolineato che l’incontro è stato una tappa significativa, evidenziando l’importanza di Udine nel panorama regionale. Ha ricordato come la vittoria delle forze che hanno sostenuto De Toni sia stata cruciale non solo per la città, ma per tutto il Friuli, esprimendo la necessità di recuperare l’entusiasmo della passata campagna elettorale.
Conclusioni e impegni futuri
Il segretario e consigliere regionale Massimo Moretuzzo ha concluso il dibattito, affermando: “Siamo impegnati in un percorso inedito e riteniamo che la partecipazione sia cruciale. Come Patto, abbiamo attivato incontri territoriali e strumenti come la rivista online Il Passo Giusto e la scuola di politica ‘senza poltrone’ Territori in movimento.”
Moretuzzo ha anche denunciato l’esclusione di Udine dalla distribuzione dei contributi regionali sotto l’amministrazione di Fedriga, sottolineando che mentre a Trieste vengono investiti quasi 200 milioni per gli uffici regionali e 60 milioni per l’ovovia, a Udine non arriva nulla per opere strategiche come la riqualificazione di Borgo Stazione o l’area dell’ex Safau: “È inaccettabile,” ha concluso.