TREVISO – Aveva fumato uno spinello tre giorni prima dell’incidente e, nonostante non fosse il responsabile dello scontro, si è visto sospendere la patente per dodici mesi. Protagonista della vicenda un 35enne residente nel trevigiano, finito tra i primi casi nella Marca a subire gli effetti del nuovo Codice della Strada, in vigore da dicembre 2024.
Lo scontro e gli accertamenti in ospedale
Il fatto risale al 18 febbraio. Il 35enne stava tornando a casa percorrendo la Pontebbana, quando un’auto guidata da una donna è uscita da una strada laterale senza concedere la precedenza, causando un impatto che ha danneggiato seriamente entrambe le vetture. Nessun ferito, ma come da prassi i Carabinieri hanno richiesto l’intervento del 118 per accompagnare entrambi i conducenti all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso per gli accertamenti, tra cui il test per alcol e droghe.
Tracce di THC nel sangue: scatta la sospensione automatica
Durante i controlli è emersa la presenza di tracce minime di THC nel sangue dell’uomo. Il 35enne ha spiegato di aver assunto marijuana in modo occasionale durante una serata con amici, tre giorni prima del sinistro. Secondo il suo avvocato, non vi era alcun segno di alterazione o incapacità alla guida.
Ma la normativa attuale è categorica: per le sostanze stupefacenti non serve la prova di uno stato alterato, basta che siano rilevabili nel sangue. Questo ha portato all’immediata sospensione della patente per un anno, con il rischio di revoca fino a tre anni e nessuna possibilità di ricorso, se non attraverso la Corte Costituzionale.