Gorizia, 25 gennaio 2025 – Un evento che ha visto la partecipazione di oltre 30 persone, tra cui alcuni provenienti dalle province di Udine e Pordenone, è stato quello organizzato oggi da Mitteldream-Artegorizia, in collaborazione con il progetto “La Città dei Matti” del Comune di Gorizia. Un’escursione fotografica che ha avuto luogo nel cuore del Parco Basaglia, un luogo simbolo della città, noto per la sua storia legata alla riforma della salute mentale avviata da Franco Basaglia.
L’incontro ha offerto ai partecipanti un’occasione unica per scoprire e documentare, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, la storia e l’architettura di uno dei luoghi più emblematici di Gorizia. La passeggiata è stata guidata dal fotografo d’architettura Andrea Rossato e dal dott. Franco Perazza, già direttore del Centro di Salute Mentale Alto Isontino e promotore della valorizzazione del Parco Basaglia. Il parco, che ha avuto un ruolo cruciale nella storia della psichiatria in Italia, è oggi al centro di un progetto che mira a ridargli vita in una dimensione culturale e turistica.
Il Progetto “La Città dei Matti”
Il progetto “La Città dei Matti” si inserisce nel programma di eventi del Comune di Gorizia per l’anno della Capitale Europea della Cultura 2025. L’iniziativa, che mira a esplorare la “follia” non solo attraverso la lente della storia e della psichiatria, ma anche riflettendo su tematiche sociali e culturali contemporanee, ha come obiettivo il rilancio del Parco Basaglia come luogo di memoria storica e centro di attrazione culturale. In particolare, il progetto vuole far conoscere la rivoluzione psichiatrica che, a partire da Gorizia, ha cambiato l’approccio alla salute mentale in Italia e nel mondo.
Durante la passeggiata fotografica, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di scoprire la storia dell’ospedale psichiatrico attraverso le parole del dott. Perazza, che ha raccontato il passato del Parco e le sfide della riforma psichiatrica promossa da Franco Basaglia. Il Parco Basaglia non è solo un luogo di memoria, ma un simbolo di evoluzione e cambiamento, una frontiera che racconta come l’approccio alla salute mentale sia cambiato nel corso degli anni, portando a una visione della persona che va oltre le istituzioni tradizionali.
Un’affluenza proveniente da tutta la regione
Con oltre 30 partecipanti, l’evento ha avuto un’affluenza che ha superato le aspettative. Non solo molti goriziani, ma anche persone provenienti da Trieste, Udine e Pordenone sono giunte per partecipare all’iniziativa. La passeggiata ha attratto coloro che sono interessati a scoprire una Gorizia più profonda e significativa, esplorando le tracce storiche che hanno segnato un’intera epoca. Non solo i residenti, ma anche coloro che provengono da altre provincie, hanno riconosciuto l’importanza del Parco Basaglia come un’icona della città e un simbolo di cambiamento sociale.
Le parole dei protagonisti
Fabrizio Oreti, Assessore alla Cultura del Comune di Gorizia, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, sottolineando l’importanza del progetto “La Città dei Matti” e come esso si inserisca nel programma della Capitale Europea della Cultura 2025. “Questo progetto è fondamentale per la nostra città, e ci impegniamo a restituire il Parco Basaglia alla cittadinanza. È un luogo che ha una forte connessione con la nostra storia e che racconta una parte fondamentale della psichiatria internazionale. Un luogo che ha visto passare la storia, dove l’approccio alla salute mentale è stato profondamente rinnovato.”
Alida Cantarut, Presidente di Mitteldream-Artegorizia, ha espresso l’importanza dell’associazione nel partecipare al progetto: “Vogliamo far conoscere il Parco Basaglia in modo più profondo, attraverso eventi come queste passeggiate fotografiche. A primavera, organizzeremo una mostra con le foto scattate durante queste passeggiate, per far vivere il Parco Basaglia anche in altri modi. La partecipazione alla prossima passeggiata sarà guidata da Sabrina Pellizon, una guida naturalistica che ci aiuterà a esplorare la flora del parco.”
Andrea Rossato, fotografo d’architettura, ha spiegato l’importanza della fotografia come mezzo di espressione: “La fotografia ci permette di dare forma alle emozioni che suscitano i luoghi. Ognuno dei partecipanti ha portato la propria visione dell’architettura, e io li ho aiutati a tradurre questa visione in scatti fotografici che raccontano la bellezza e la complessità del Parco Basaglia.”
Franco Perazza, impegnato da anni nella valorizzazione del Parco, ha aggiunto: “La storia di questo luogo è lunga e complessa, ma anche molto significativa. La riforma psichiatrica avviata da Basaglia qui a Gorizia ha segnato un cambiamento radicale nella società. Oggi, grazie a questo progetto, possiamo far rivivere questo luogo e raccontare come un approccio innovativo alla salute mentale abbia contribuito alla trasformazione della psichiatria a livello globale.”
Le passeggiate fotografiche: il prossimo appuntamento
L’evento di oggi, sabato 25 gennaio, è stato il secondo di tre appuntamenti organizzati nell’ambito del progetto “La Città dei Matti”. La prima passeggiata si è svolta a ottobre, e la prossima si terrà in primavera, con la guida di Sabrina Pellizon, che accompagnerà i partecipanti alla scoperta della vegetazione del Parco Basaglia.
Queste passeggiate sono pensate non solo per esplorare la storia, ma anche per raccontare il Parco Basaglia come un luogo di bellezza naturale e culturale. Ogni passeggiata offre un’occasione unica per scoprire il legame profondo tra l’architettura del Parco, la sua storia, e il paesaggio che lo circonda. Ogni partecipante, con la macchina fotografica al collo, ha l’opportunità di esplorare questo luogo sotto una nuova luce, catturando immagini che saranno parte integrante della mostra che verrà allestita in primavera.
La passeggiata fotografica di oggi è stato un evento di grande valore culturale e simbolico, che ha dato il via a una serie di appuntamenti destinati a riaccendere l’interesse per il Parco Basaglia e per il progetto “La Città dei Matti”. Grazie all’impegno del Comune di Gorizia e della comunità locale, il Parco Basaglia sta diventando non solo un luogo di memoria storica, ma anche un punto di riferimento culturale, turistico e sociale per la città e per tutta la regione.