L’edizione 2022 del Padova Jazz Festival approda per la prima volta al Teatro Verdi, dando inizio a una tripletta di serate con i ‘pesi massimi’ del jazz. Si inizia mercoledì 16 novembre (alle ore 20:30) con un doppio concerto che abbina due dei gruppi più prestigiosi del jazz made in Italy. L’apertura di serata sarà affidata al quintetto del cantante (nonché celebre personalità radio-televisiva) Gegè Telesforo. Con lui ci saranno Christian Mascetta alla chitarra, Domenico Sanna a pianoforte e tastiere, Pietro Pancella al basso e Michele Santoleri alla batteria. A seguire salirà sul palco un trio all stars con dei veri ‘supereroi’ del jazz nazionale: Danilo Rea al pianoforte, Dario Deidda al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria. Il trombettista Enrico Rava, che avrebbe dovuto far parte di questa formazione, purtroppo non sarà presente a causa di problemi di salute.
Danilo Rea, Dario Deidda e Roberto Gatto sono tra i jazzisti italiani più noti a livello mondiale: ascoltarli assieme in questo trio all stars non è cosa comune dato che ognuno di essi è principalmente occupato con le proprie attività da leader.
Nato a Vicenza nel 1957, Danilo Rea è cresciuto a Roma, sulla cui scena jazzistica ha esordito assai presto, creando nel 1975 il Trio di Roma (con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto). Con questa formazione e, successivamente, con i Doctor 3 (con Pietropaoli e Fabrizio Sferra), Rea ha stabilito la norma del piano trio jazzistico all’italiana. Nella carriera di Rea risaltano anche notevoli collaborazioni internazionali (davvero speciali quelle con Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Joe Lovano, Gato Barbieri…), nonché un’attività d’alto livello nel pop italiano. Pianista prediletto da Mina, Claudio Baglioni e Pino Daniele, Rea ha collaborato anche con Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano. Ha contribuito anche alla ‘svolta jazz’ di Gino Paoli.
Il salernitano Dario Deidda, classe 1968, è un musicista a tutto tondo (arrangiatore, compositore, contrabbassista e bassista). Non disdegna altri generi musicali (ha suonato con Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Marina Rei, Elisa, Max Gazzè, Alex Britti, Niccolò Fabi, Carmen Consoli) ma il jazz è evidentemente quello che lo interessa maggiormente. Il suo impareggiabile groove è stato ‘prestato’ a Massimo Urbani, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea, Tullio De Piscopo, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Enrico Rava, Gegè Telesforo… Gli ingaggi internazionali lo hanno portato al fianco di Marcus Miller, Ben Sidran, Vinnie Colaiuta, Michel Petrucciani, Benny Golson, Randy Brecker, Kurt Rosenwinkel…
Dopo una lunga e fortunata carriera che lo ha portato al vertice del jazz italiano, del quale è il batterista più rappresentativo, Roberto Gatto ha iniziato a spostarsi dal ruolo di sideman di lusso a quello di leader, creando una serie di gruppi che, c’era da aspettarselo, hanno raccolto un immediato successo. Senza smettere di arricchire un curriculum di collaborazioni nel quale spiccano i nomi di Bob Berg, Johnny Griffin, George Coleman, Phil Woods, James Moody, Curtis Fuller, Cedar Walton, Joe Zawinul, Pat Metheny, oltre che delle principali band italiane (Trio di Roma, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Enrico Pieranunzi…), ora Gatto è evidentemente concentrato innanzi tutto sulla propria musica.
Gegè Telesforo (nome d’arte di Eugenio Telesforo) è originario di Foggia, dove è nato nel 1961. Lanciato da Renzo Arbore, si è imposto come cantante, percussionista, polistrumentista, producer per la serie Groove Master Edition by Go Jazz, ma anche come giornalista, conduttore radio-televisivo ed entertainer: una figura professionale dai mille contorni e dalle altrettante sfumature. Il comune denominatore delle sue molteplici attività rimane comunque la musica, anzi, la buona musica.
È stato Renzo Arbore a scoprire le incredibili doti vocali di Telesforo, che ha poi saputo individuare un proprio progetto di ricerca, trovando nello scat, ovvero l’improvvisazione con la voce, il suo punto centrale. Rispolverando questa particolare arte canora, il vocalist foggiano verso la metà degli anni Ottanta ha saputo raccogliere attorno a sé il meglio della scena fusion romana. In seguito è riuscito ad affermarsi anche all’estero, duettando con artisti del livello di Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Dee Dee Bridgewater…
Grazie al sodalizio con Ben Sidran, Telesforo ha trovato una seconda patria negli Stati Uniti, dove ha collaborato con i musicisti più in vista, incidendo i suoi dischi nello studio di registrazione di Prince.
La sua ricerca musicale si è poi indirizzata verso un funk aggressivo e purissimo, in cui gli elementi jazzistici e improvvisativi si saldano a una rigorosa e infallibile concezione ritmica dominata da un vorticoso senso del groove. Circondato da alcuni fra i più quotati talenti italiani, con i suoi gruppi Telesforo propone stimolanti contaminazioni tra R&B, jazz e sonorità urbane contemporanee.
L’attività musicale di Telesforo è sempre proceduta parallelamente a quella di showman radio-televisivo. In questo ambito i suoi exploit sono stati tali da meritare assai più che una breve menzione. Come conduttore radiofonico ha curato trasmissioni di successo su Rai Radio Uno, Rai International, Radio Dimensione Suono, Radio Capital e altre emittenti. In televisione, spesso al fianco del suo mentore Renzo Arbore, lo si è visto in trasmissioni che hanno segnato la loro epoca: Quelli della notte (1985), Marisa LaNuit electoral (1986), D.O.C. (di cui è coautore) e International D.O.C. Club (1987-89); è apparso sulle reti Rai, Mediaset, Telemontecarlo, Telepiù come presentatore di importanti eventi musicali e non solo. Dal 2016 le sue Variazioni sul tema scandiscono il palinsesto di Rai5.
Impossible Tour Live è il disco, fresco di pubblicazione, che documenta l’attività live di Telesforo nel corso del 2021: è il suo secondo album dal vivo (a ben 25 anni di distanza dal precedente Pure Funk Live). Oltre che “impossibile” il tour di Telesforo è anche interminabile: continua inarrestabile a girare per le migliori piazze musicali.
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e il sostegno del Ministero della Cultura.
Informazioni:
Associazione Culturale Miles
Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD)
Tel.: 347 7580904
e-mail: info@padovajazz.com
web: www.padovajazz.com
Direzione artistica: Gabriella Piccolo Casiraghi
Ufficio stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217 e-mail: dancecchini@hotmail.com
BIGLIETTI
Teatro Verdi: Gegè Telesforo + Enrico Rava, Danilo Rea, Dario Deidda, Roberto Gatto
Biglietto intero da 18 a 30 euro; ridotto 15 a 25
VENDITE
Online su www.teatrostabileveneto.it
Presso la biglietteria del Teatro Verdi
Diritti di prevendita non inclusi nel prezzo segnalato
(applicati solo sulle prevendite online).